Beati quelli che hanno FAME E SETE DELLA GIUSTIZIA perché saranno saziati
Gesù dice che è beato e felice chi ha un cuore così grande e buono da pensare prima di tutto al bene di chi gli sta vicino. A volte sbagliamo e facciamo anche noi qualche ingiustizia nei confronti di amici, fratelli o compagni, litigando e comportandoci in modo scorretto. Altre volte invece per paura non riusciamo a difendere chi viene trattato male. Avere fame e sete di giustizia è il primo passo. Dobbiamo cercare di essere giusti com’è stato giusto Gesù, che ha detto di condividere tutto ciò che abbiamo con i fratelli (le nostre cose, ma anche i nostri talenti, i doni che Dio ci ha fatto, ecc.).
Anche noi bambini possiamo fare tante cose per realizzare la giustizia di Dio… per esempio possiamo aiutare qualche nostro compagno che ha difficoltà a scuola in materie dove noi siamo bravi, oppure invitare al nostro compleanno un ragazzino che è sempre escluso da tutti, o magari, quando c’è qualche partita o qualche gara e sentite qualcuno (anche tra gli adulti!) che vi urla di trattare male gli avversari, dite la vostra, invitate tutti a comportarsi correttamente. Questo significa contribuire alla giustizia del Padre!
Il premio promesso per questa beatitudine è la sazietà: quando abbiamo fame e sete non stiamo bene, siamo agitati. Invece metterci alla ricerca della giustizia di Gesù ci fa sentire bene e quando col Suo aiuto riusciamo a compierla ci sentiamo soddisfatti, proprio come quando abbiamo fame e sete e possiamo finalmente gustare una merenda con gli amici.
BEATI TUTTI QUEI BAMBINI CHE SANNO VOLER
BENE AGLI AMICI, AI COMPAGNI E ALLA LORO
FAMIGLIA; BEATI QUELLI CHE SANNO UBBIDIRE,
CERCARE SEMPRE LA PACE IN CASA, A SCUOLA
E NEGLI SPORT, PERCHÉ TUTTI VORRANNO LORO
BENE E GESÙ SARÀ ORGOGLIOSO DI LORO.
Prego
Gesù, la samaritana è stata colmata dalla tua bontà. Nei momenti
in cui anch’io mi preoccupo del bene altrui e, nel mio piccolo, applico
la giustizia, sono contento. Ciò però non è facile. Aiutami a
cercare sempre ciò che è giusto secondo Te e a praticarlo, così mi
arricchirò del tuo amore.
Fonte: il sussidio alla Quaresima 2020 dell’Arcidiocesi di Genova