Scelti, chiamati e mandati: è questo ciò che i cristiani dovrebbero essere… Perché in fondo «Chiesa-ekklésia» non è null’altro che raduno, assemblea di chiamati.
Lo erano i Dodici. Lo erano i settantadue discepoli. Lo erano le donne. Lo erano anche le folle. E in fondo lo siamo anche noi: siamo dei chiamati e mandati.
Ma per fare cosa?
Siamo indubbiamente chiamati a restare con il Maestro; a nutrire mente, cuore e desideri della sua presenza; a lasciarci trasformare dalla sua Parola che può realmente renderci nuovi… ma è sufficiente? Siamo chiamati semplicemente per ricevere? Per essere soggetti passivi della grazia, del suo amore?
Comodo!
Il Vangelo chiude così: «Essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano» (Mc 6,12). E la chiusura fa pendant con l’apertura: «Chiamo a sé e prese a mandarli».
Prego su questi pochi versetti e non riesco a non pensare a noi: noi, chiusi nelle nostre Chiese (a eccezione di particolari eventi organizzati); noi, al sicuro delle nostre comunità religiose; noi, bloccati nelle nostre case di cui garantire il benessere… anche se il vicino ha problemi; noi, strenui sostenitori della difesa delle nostre nazioni; noi abitanti del villaggio globale che del mondo vogliono le risorse, ma che rifiutano di raccogliere le lacrime.
Noi, discepoli della Via, che di quel Cristo stiamo diventando scandalo.
Noi, testimoni di cosa? Di un Vangelo ostentato e puntualmente tradito dalle nostre logiche individualistiche e nazionalistiche di esistenza!
In molti ultimamente si stanno impegnando a liberare il mondo dallo straniero.
Ma, noi credenti, dovremmo essere quelli chiamati ad andare, anche nelle piazze, per liberare fratelli e sorelle, anche stranieri, dalle attuali disumane logiche del mondo.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Chiamati ad andare
Andare, liberi e leggeri, questo ti chiediamo, Signore…
Imparare ad andare sciolti da ogni sicurezza
e avendo con noi il solo carico di amore e misericordia
che ci chiedi di liberare nel mondo.
Nulla, neppure la polvere del rimpianto ci rallenti.
Nulla, neanche l’umano fallimento ci blocchi.
Insegnaci ad andare per far brillare nel mondo
la tua presenza che libera e accoglie,
perdona e guarisce tutti senza alcune differenza.
Amen.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 15 Luglio 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Am 7, 12-15; Sal.84; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13
Mc 6, 7-13
Dal Vangelo secondo Marco
7Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. 8E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; 9ma di calzare sandali e di non portare due tuniche. 10E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. 11Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro». 12Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, 13scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 15 – 21 Luglio 2018
- Tempo Ordinario XV
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO