Commento al Vangelo di domenica 15 Luglio 2018 – mons. Giuseppe Mani

 I dodici, deboli e poveri, nel mondo. Questa immagine dei discepoli che girano per il mondo senza bagagli, col loro messaggio come unica ricchezza, unicamente occupati ad incontrare altri uomini, ha sedotto generazioni di giovani credenti. “Non preoccupatevi di ciò che mangerete o di ciò di cui vi vestirete”(Mt 6,25). La libertà dei movimenti, la liberazione dalla servitù del consumo, la libertà di itinerario, il mondo aperto. Gli ordini mendicanti hanno preso questo alla lettera almeno per un tempo. Oggi si son dovuti contentare di conservarne lo spirito: non siamo più in Palestina nell’anno zero. Cosa può dirci il Vangelo di oggi?

Il potere sugli spiriti cattivi. Gli “spiriti cattivi” regnano sul mondo. Inutile andare a cercare dei personaggi diabolici: siamo in preda alla violenza, alla paura di ciò che è diverso da noi, alla volontà di dominio, al prurito di possedere ciò che ha l’altro, alla gelosia e all’invidia. Basta vedere gli argomenti della pubblicità, aprire il giornale o vedere le informazione della televisione. E’ tutto menzogna: si crede di correre verso la felicità e invece si arriva all’equilibrio del terrore. Gli apostoli di Cristo hanno potere su questi spiriti cattivi. Il loro potere è unicamente il Vangelo perché il Vangelo può guarire gli uomini. Di questo Vangelo gli apostoli ne sono i discepoli e i servi: non ne sono proprietari. Non possono glorificarsi di un potere che è nelle loro mani ma di cui non ne sono proprietari.

I sandali e il bastone, cioè ciò che serve per camminare. Al di fuori di questo: niente. In altri termini, colui che porta il Vangelo non porta niente di ciò che può sedurre gli uomini. Niente che possa pesare sulle loro libertà. La ricchezza imporrebbe e porterebbe i destinatari del vangelo alla ricerca essi stessi di ciò che il Vangelo è contrario. Non portar niente di nutrimento così il primo gesto suscitato da chi porta il Vangelo sarà un gesto di amore e di condivisione. Con questo gesto il Vangelo è già là: ciò che fate al più piccolo dei miei fratelli ,o avete fatto a me. Il vangelo non si serve di niente per condizionare gli uomini. Il Vangelo è nudo. E’ proprio il caso di vedere il modo di fare della Chiesa, noi compresi, a questa luce.

“Scuotete la polvere dai vostri piedi” Significa: non vogliamo portare niente di ciò che è vostro. In relazione alla libertà dei destinatari c’è la libertà degli apostoli. Sono liberi perché il risultato della loro Parola non gli appartiene. Gli uomini sono liberi di accettare o di rifiutare e gli evangelizzatori non devono sentirsi responsabili (salvo il caso di contro-testimonianza). Essi hanno una Buona Novella da annunciare e sono responsabili di questo annuncio, non di ciò che gli uomini ne fanno. Il seminatore semina, il terreno fa il resto. Sento il bisogno di dire questo perché tanti catechisti desolati si disperano per lo scarso rendimento del loro lavoro. Certamente ciascuno deve perfezionare il proprio modo di evangelizzare e di chiedersi perché non germoglia il seme (potrebbe darsi che non sia stato gettato). Ma deve sempre essere rispettata la libertà degli altri e difesa la loro libertà interiore . Il nostro lavoro è di seminare non di raccogliere.

Commento a cura di mons. Giuseppe Mani dal sito www.giuseppemani.it

Link al Video commento