Giovanni Battista, ultimo dei profeti e primo testimone di Gesù, come tutti i profeti ha annunciato la venuta del Messia ma solo lui ha avuto il privilegio di indicarlo affermando: «Ecco l’Agnello di Dio». Ha potuto additare Gesù perché Egli stesso gli è venuto incontro mettendosi in fila con quanti hanno accolto il suo invito alla conversione lasciandosi immergere nelle acque del Giordano.
Due libertà si sono dunque messe in movimento, quella di Gesù verso Giovanni e quella di Giovanni verso Gesù. Il Battista ha accolto con fede Gesù riconoscendo in Lui non “un” ma l’“Agnello” sacrificale, che con il proprio olocausto libera il popolo dalla schiavitù del peccato, dal delirio di poter fare a meno di Dio con la pretesa di mettersi al suo posto.
Il Battista comprende che le antiche profezie sono giunte oramai a compimento e che è l’amore di Gesù che «toglie il peccato dal mondo». L’irruzione di Gesù in questa pagina evangelica è un bagliore di luce che, come il sorgere del sole, dirada le tenebre e inaugura l’inizio di un nuovo giorno.
Come al principio lo Spirito di Dio aleggiava sulle acque (Gn 1,2) ora Giovanni contempla lo Spirito scendere come colomba dal cielo e dà testimonianza che si posa su Gesù dimorandovi. In Gesù inizia così un nuovo giorno, il definitivo, il giorno che non avrà mai fine, che segna la sconfitta definitiva del peccato e della stessa morte e che afferma il primato della grazia e della carità.
La preziosa testimonianza del Battista aiuta noi battezzati «in Spirito Santo e fuoco» (Lc 3,16) a riconoscere e ad accogliere Gesù che ci viene incontro lasciandoci stupire per il semplice fatto che Egli si mette dalla nostra parte, dalla parte dell’umanità fragile e ferita dal peccato, che quotidianamente deve fare i conti con il proprio egoismo e con la paura che Dio possa stancarsi di perdonarci.
Ma Lui gioisce e fa festa per un solo peccatore che si converte, per ogni pecorella smarrita e poi ritrovata, per ogni figlio che era morto ed è tornato in vita (Lc 15,1ss.). Giovanni ci aiuta a riconoscere in Gesù l’Agnello con il cui sangue tingere non gli stipiti delle porte ma il nostro cuore, perché si liberi da ogni forma di peccato e si rinnovi.
Ci invita ad aprirci alla novità di Cristo, a lasciarci illuminare dalla luce del nuovo giorno che in Gesù si irradia nella storia e nella nostra stessa vita; a lasciare che anche le nostre umane ferite possano trasformarsi in feritoie attraverso le quali passa la luce e il balsamo della misericordia per essere capaci di opere di misericordia.
Il cuore dell’uomo fa così esperienza viva dell’amore filiale che il Padre ci manifesta attraverso il Figlio nell’intima comunione dello Spirito, si dischiude gradualmente alla gioia intima di essere abitato dentro dalla Santissima Trinità.
È con il cuore pieno di gratitudine per un amore immeritato e gratuito che, come discepoli di Cristo, possiamo permeare i nostri ambienti di vita di uno stile che ci aiuti sul suo esempio ad andare verso gli altri per divenire, nelle nostre realtà, epifania dell’amore misericordioso del Padre per ogni uomo e in Lui saper custodire anche noi stessi e lo stesso Creato.
O Padre, sorgente e datore di vita, da oggi e per sempre vogliamo ringraziarti! Nel tuo Figlio Gesù Cristo ci hai manifestato il tuo amore e ci sei venuto incontro mentre eravamo lontani da te ed estranei a noi stessi. Donaci, o Padre, di aprirci con docilità al dono dello Spirito Santo e di amare la Chiesa con cuore di figli. Amen.
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II Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: verde
- Is 49, 3. 5-6; Sal 39; 1 Cor 1, 1-3; Gv 1, 29-34
Gv 1, 29-34
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».
Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 15 – 21 Gennaio 2017
- Tempo Ordinario II, Colore verde
- Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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