Commento al Vangelo di domenica 15 Dicembre 2019 per bambini/ragazzi – Sr. Mariangela Tassielli

1303

La terza domenica di avvento è attraversata da un singolare fermento. L’attesa sta per compiersi e la liturgia inizia a farci gustare la gioia che si prova nella realizzazione di un desiderio. Gesù descrive Giovanni come «il più grande fra i nati di donna», e Giovanni di fatto ha potuto godere di quella rara gioia che si prova nello sperare qualcosa che si realizza. Lui annuncia il Messia e ne vede realizzata la promessa.

Lui, la cui voce aveva gridato nel deserto arido la speranza, ora è raggiunto da voci che raccontano risurrezioni: gli zoppi camminano, i ciechi vedono, i sordi odono. E Giovanni, che sa riconoscere Dio in azione, ascolta e comprende; ascolta e crede.

Le antiche promesse messianiche si sono compiute: colui che avrebbe inaugurato un’era di salvezza universale è già all’opera. Adesso bisogna smettere di attendere e iniziare a credere. E la vera impresa impossibile è proprio questa: credere che quell’uomo di Nazaret sia Dio; credere che il Creatore si sia fatto creatura; credere che la salvezza non scenda dal cielo, ma germogli dalla terra; credere che la storia e il tempo siano diventate la casa di Colui che è oltre il tempo e lo spazio. L’incarnazione di Dio che queste domeniche ci preparano a celebrare ci chiede di sovvertire ogni idea e preconcetto umano. L’Onnipotente che tutti attendevano e invocavano non è mai venuto. Il Salvatore con scettro di ferro non si è avvicinato a noi.

Noi abbiamo conosciuto il Dio fatto carne, Colui che ha reso ogni suo discepola e discepolo testimone e costruttore del Regno. Giovanni lo ha preceduto, ha provato a scardinare vecchie aspettative, ha preparato la via. Ora a noi decidere se attendere a occhi aperti, disposti a farci stupire da un incontro che può superare ogni attesa.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Sei tu colui che aspettiamo?

Ti aspettiamo, Signore.
Sappiamo che la tua presenza è tangibile.
Sappiamo che rinnovi la tua promessa
di salvezza ogni giorno,
ma in noi abitano domande, dubbi, ricerca.
Non sempre riusciamo a vederti.
Non sempre è facile cogliere
i segni della tua presenza nella storia.
Come Giovanni ci chiediamo:
«Sei tu? O dobbiamo ancora attendere?».
Insegnaci a scoprirti. Insegnaci a cogliere la tua presenza.
Insegnaci a vedere i germogli fiorire.
Donaci quella capacità di andare in profondità
per vedere l’invisibile: scintille di dono,
gemme di perdono, gocce di fraternità.
Vieni, Signore Gesù, vita del mondo. Amen.

Altre immagini di Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com

Qui l’immagine di backup


Letture della
III DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
Colore liturgico: VIOLA o ROSACEO

Prima Lettura

Ecco il vostro Dio, egli viene a salvarvi.Dal libro del profeta Isaìa

Is 35,1-6a. 8a. 10

Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.

Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
Dite agli smarriti di cuore:
«Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi».

Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto.
Ci sarà un sentiero e una strada
e la chiameranno via santa.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore
e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 145 (146)

R. Vieni, Signore, a salvarci.
Oppure:
R. Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R. 

Egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.

Seconda Lettura

Rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo
Gc 5,7-10

Siate costanti, fratelli miei, fino alla venuta del Signore. Guardate l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le prime e le ultime piogge. Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte. Fratelli, prendete a modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del Signore.

Parola di Dio

Vangelo

Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11,2-11 

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”.

In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

Parola del Signore