
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
La malattia della lebbra nel mondo di Gesรน era considerata โprimogenita della morte (Gb 18,13). Uno storico del tempo, Giuseppe Flavio, scrive: โI lebbrosi stavano sempre fuori della cittร ; dal momento che non potevano incontrare nessuno, non erano in nulla diversi da un cadavereโ. Alla malattia veniva attribuita una valenza di tipo religioso e quindi di rapporto col peccato: alla sofferenza del malato si associava cosรฌ lโignominia di un esclusione religiosa e sociale (Lev 13-14). Per questo era compito dei sacerdoti constatare che qualcuno avesse contratto tale malattia e, in caso di guarigione, il lebbroso guarito doveva compiere un atto cultuale. Questi elementi sono rilevanti per scorgere la portata del gesto di Gesรน nellโincontrare un lebbroso.
Gesรน si lascia avvicinare da un lebbroso, di cui non รจ riportato il nome, anche forse per il carattere di spersonalizzazione che la malattia comportava โ e comporta ancora โ nella vita di una persona. Gesรน si lascia coinvolgere nella sofferenza di quellโuomo e lo accoglie non come malato ma nella unicitร del suo volto e ascoltando il grido della sua sofferenza.
Di fronte al lebbroso che lo invoca โse vuoi, puoi guarirmiโ, Gesรน reagisce con atteggiamento che secondo una prima interpretazione รจ reazione di ira. La sua collera รจ nei confronti del male che sfigura le persone e le conduce ad essere tenute fuori e respinte. Dโaltra parte โ secondo unโaltra possibile versione โ Gesรน fu โmosso a compassioneโ. Il verbo indica un altro movimento rivolto alla persona e non al male: un sentimento di commozione di essere โpreso nelle viscereโ โ indice della profonditร dellโamore di Dio (Os 11,9; Is 49,15). Ma proprio questo movimentio interiore genera un agire, apre a gesti di vicinanza.
Gesรน oltrepassa i confini di separazione detatti dalle norme della legge e tocca il lebbroso: compie un gesto che trasgredisce le determinazioni della legge ma nello stesso tempo riporta al cuore della legge perchรฉ restituisce quel malato alla sua umanitร , gli apre percorsi di vita e di relazione. Lo rende accolto e riconosciuto. La parola e il gesto di Gesรน indicano che lโattuazione della Legge consiste nellโamore. Tutto ciรฒ suscita il rifiuto delle autoritร religiose che vedono messo in discussione un modo di impostare la religione nei termini di un sistema rigido e chiuso dove la norma diviene idolo che non porta a guardare in faccia le persone.
Stendendo la mano sul lebbroso Gesรน evoca il gesto di Mosรฉ nel percorso dellโesodo, passaggio dalla schiavitรน alla libertร per Israele. Nel toccare il lebbroso esprime il suo coinvolgimento nella sofferenza di quellโuomo. nel toccare quellโuomo malato anche Gesรน รจ toccato e si lascia coinvolgere nella sofferenza della malattia. Per Gesรน la malattia non ha per nulla a che fare con il peccato e i suoi gesti sono tutti intesi a liberare dalla malattia ed anche dalla percezione di essere lontani da Dio. La sua vicinanza narra il volto di Dio che ha a cuore la vita dei suoi figli. Gesรน rende puro quellโuomo liberandolo dalla condizione di esclusione dovuta alle leggi del puro e dellโimpuro. La guarigione diventa esperienza della possibilitร di un modo nuovo di vivere le relazioni e il rapporto stesso con Dio.
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Dopo la guarigione Gesรน invita il lebbroso a compiere quanto prescritto dalla legge nel recarsi dai sacerdoti e gli chiede il silenzio ma quello: โiniziรฒ ad annunciare molte cose e a diffondere la parolaโ (Mc 1,45). Marco suggerisce in tal modo due grandi messaggi. Innanzitutto presenta il volto di Gesรน come profeta che lotta contro il male e intende la sua missione nel ridare dignitร agli esclusi. Ma anche suggerisce il profilo del discepolo che ha incontrato Gesรน e da quellโesperienza fa iniziare un cammino nuovo e una comunicazione di vita agli altri.
La narrazione iniziata con lโavvicinarsi del lebbroso che usciva dalla sua situazione di marginalitร ed esclusione si conclude con lโimmagine di โGesรน non poteva entrare piรน palesemente in cittร , ma stava fuori in luoghi desertiโ. Gesรน ha preso su di sรจ la condizione propria del lebbroso e dice che Dio solo si puรฒ incontare fuori dellโaccampamento. Ma ora โvenivano da lui da ogni parteโ. in tal modo Marco fa comprendere che Gesรน รจ messia sofferente, come il lebbroso colui โdi fronte al quale ci si copre la facciaโ e umiliato (Is 53,3-4), ma nella sua via รจ possibile trovare apertura ad un modo nuovo di vivere che non esclude e riconosce dignitร ai volti delle vittime e dei poveri.