Commento al Vangelo di domenica 14 Febbraio 2021 โ€“ p. Alessandro Cortesi op

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p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

La malattia della lebbra nel mondo di Gesรน era considerata โ€˜primogenita della morte (Gb 18,13). Uno storico del tempo, Giuseppe Flavio, scrive: โ€œI lebbrosi stavano sempre fuori della cittร ; dal momento che non potevano incontrare nessuno, non erano in nulla diversi da un cadavereโ€. Alla malattia veniva attribuita una valenza di tipo religioso e quindi di rapporto col peccato: alla sofferenza del malato si associava cosรฌ lโ€™ignominia di un esclusione religiosa e sociale (Lev 13-14). Per questo era compito dei sacerdoti constatare che qualcuno avesse contratto tale malattia e, in caso di guarigione, il lebbroso guarito doveva compiere un atto cultuale. Questi elementi sono rilevanti per scorgere la portata del gesto di Gesรน nellโ€™incontrare un lebbroso.

Gesรน si lascia avvicinare da un lebbroso, di cui non รจ riportato il nome, anche forse per il carattere di spersonalizzazione che la malattia comportava โ€“ e comporta ancora โ€“ nella vita di una persona. Gesรน si lascia coinvolgere nella sofferenza di quellโ€™uomo e lo accoglie non come malato ma nella unicitร  del suo volto e ascoltando il grido della sua sofferenza.

Di fronte al lebbroso che lo invoca โ€˜se vuoi, puoi guarirmiโ€™, Gesรน reagisce con atteggiamento che secondo una prima interpretazione รจ reazione di ira. La sua collera รจ nei confronti del male che sfigura le persone e le conduce ad essere tenute fuori e respinte. Dโ€™altra parte โ€“ secondo unโ€™altra possibile versione โ€“ Gesรน fu โ€˜mosso a compassioneโ€™. Il verbo indica un altro movimento rivolto alla persona e non al male: un sentimento di commozione di essere โ€˜preso nelle viscereโ€™ โ€“ indice della profonditร  dellโ€™amore di Dio (Os 11,9; Is 49,15). Ma proprio questo movimentio interiore genera un agire, apre a gesti di vicinanza.

Gesรน oltrepassa i confini di separazione detatti dalle norme della legge e tocca il lebbroso: compie un gesto che trasgredisce le determinazioni della legge ma nello stesso tempo riporta al cuore della legge perchรฉ restituisce quel malato alla sua umanitร , gli apre percorsi di vita e di relazione. Lo rende accolto e riconosciuto. La parola e il gesto di Gesรน indicano che lโ€™attuazione della Legge consiste nellโ€™amore. Tutto ciรฒ suscita il rifiuto delle autoritร  religiose che vedono messo in discussione un modo di impostare la religione nei termini di un sistema rigido e chiuso dove la norma diviene idolo che non porta a guardare in faccia le persone.

Stendendo la mano sul lebbroso Gesรน evoca il gesto di Mosรฉ nel percorso dellโ€™esodo, passaggio dalla schiavitรน alla libertร  per Israele. Nel toccare il lebbroso esprime il suo coinvolgimento nella sofferenza di quellโ€™uomo. nel toccare quellโ€™uomo malato anche Gesรน รจ toccato e si lascia coinvolgere nella sofferenza della malattia. Per Gesรน la malattia non ha per nulla a che fare con il peccato e i suoi gesti sono tutti intesi a liberare dalla malattia ed anche dalla percezione di essere lontani da Dio. La sua vicinanza narra il volto di Dio che ha a cuore la vita dei suoi figli. Gesรน rende puro quellโ€™uomo liberandolo dalla condizione di esclusione dovuta alle leggi del puro e dellโ€™impuro. La guarigione diventa esperienza della possibilitร  di un modo nuovo di vivere le relazioni e il rapporto stesso con Dio.

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Dopo la guarigione Gesรน invita il lebbroso a compiere quanto prescritto dalla legge nel recarsi dai sacerdoti e gli chiede il silenzio ma quello: โ€˜iniziรฒ ad annunciare molte cose e a diffondere la parolaโ€™ (Mc 1,45). Marco suggerisce in tal modo due grandi messaggi. Innanzitutto presenta il volto di Gesรน come profeta che lotta contro il male e intende la sua missione nel ridare dignitร  agli esclusi. Ma anche suggerisce il profilo del discepolo che ha incontrato Gesรน e da quellโ€™esperienza fa iniziare un cammino nuovo e una comunicazione di vita agli altri.

La narrazione iniziata con lโ€™avvicinarsi del lebbroso che usciva dalla sua situazione di marginalitร  ed esclusione si conclude con lโ€™immagine di โ€˜Gesรน non poteva entrare piรน palesemente in cittร , ma stava fuori in luoghi desertiโ€™. Gesรน ha preso su di sรจ la condizione propria del lebbroso e dice che Dio solo si puรฒ incontare fuori dellโ€™accampamento. Ma ora โ€˜venivano da lui da ogni parteโ€™. in tal modo Marco fa comprendere che Gesรน รจ messia sofferente, come il lebbroso colui โ€˜di fronte al quale ci si copre la facciaโ€™ e umiliato (Is 53,3-4), ma nella sua via รจ possibile trovare apertura ad un modo nuovo di vivere che non esclude e riconosce dignitร  ai volti delle vittime e dei poveri.

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