Il commento al Vangelo di domenica 13 Ottobre 2019 รจ curato dalle sorelle del sito Federazione Clarisse.
1. Lettura e comprensione della Parola
Contesto
Siamo arrivati all ฬultima tappa del cammino di Gesรน a Gerusalemme. Solo Luca ci racconta la guarigione dei dieci lebbrosi. Colui che si sentiva guarito da questa malattia si doveva presentare al sacerdote, per ricevere un certificato di buona salute, che lo reintegrava alla comunitร (Levitico 14). Il lebbroso samaritano, che non riconosceva il sacerdozio giudeo, non sa a chi si deve presentare, e ritorna da Gesรน per ringraziare per la sua guarigione. Ancora una volta, un samaritano e per di piรน lebbroso, รฉ presentato come modello di fede e di riconoscenza. L ฬaccento del testo non รฉ posto sul tema del ringraziamento, ma sul tipo di persona che lo vive: uno straniero e lebbroso. In queste due caratteristiche, Luca ha concentrato l ฬessenza dell ฬemarginazione e della povertร .
2. Meditazione
11 Il cammino verso Gerusalemme
Luca ci ricorda che Gesรน รฉ in cammino verso Gerusalemme. Passava tra Samaria e Galilea, terra di nessuno, regione di mezzo, senza una religione definita. Dall ฬinizio del viaggio finora, Gesรน si era mosso per Samaria. Adesso abbandona Samaria. Questo vuol dire che tutti gli insegnamenti importanti, che si trovano nei capitoli dal 9 al 17, erano stati trasmessi in un territorio non giudeo. Certamente questo fatto doveva avere rallegrato molto le comunitร di Luca, che venivano dal paganesimo.
12-13 Il grido dei dieci lebbrosi
Le disgrazie e le malattie, specialmente quelle di aspetto piรน ripugnante, come la lebbra, erano considerate un castigo di Dio per i peccati. In relazione con i lebbrosi c ฬera poi una legislazione specifica, che proibiva loro ogni contatto con il resto delle persone, obbligandoli a vivere fuori dai paesi e dalle cittร , e se abitavano in essi, dovevano risiedere in quartieri isolati dal resto della popolazione, senza partecipare in attivitร comuni o nelle cerimonie religiose. Nel nostro caso i lebbrosi non vivevano fuori dal villaggio, giร che uscirono di lรฌ all ฬincontro di Gesรน.
Si fermarono a distanza e gridarono chiedendo aiuto: โGesรน, maestro, abbi pietร di noi!โ Il loro grido ha riassunto il grido di tutti gli uomini, che scoprono le loro necessitร e chiamano alle porte del mistero alla ricerca di aiuto. I lebbrosi gridano in concreto verso Gesรน: hanno udito parlare dei suoi miracoli, forse conoscono il valore liberatore del suo insegnamento ed escono al suo incontro.
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14 La risposta guaritrice di Gesรน
Gesรน, al vedere i dieci lebbrosi, dice loro di presentarsi ai sacerdoti, che avevano, tra le altre, anche la funzione di diagnosticare certe malattie contagiose, che emarginavano il malato per un certo tempo dalla vita pubblica (Levitico 14,1-32). Una volta guariti, il sacerdote dava loro una specie di certificato di buona salute, che permetteva loro di reinserirsi nella societร .
I lebbrosi si fidano. Per il cammino si realizza il miracolo e, proprio da quel momento, il destino degli uomini, che sono stati guariti, comincia ad essere differente. Nove di essi, i giudei, accettano con naturalezza e allegria il prodigio e continuano per la loro strada, disposti a inserirsi nella vita umana e religiosa di Israele, il loro popolo. Nel fondo, la guarigione non offre loro nulla di nuovo, perchรฉ ritornano ad essere quello che erano stati: degli israeliti. Il loro incontro con Gesรน รฉ stato semplicemente un episodio superficiale e passeggero.
15-16 La reazione del samaritano
Certamente quello che era successo al lebbroso samaritano avrebbe creato un grave problema per i giudei. Costui, emarginato per appartenere a una minoranza etnica, era anche emarginato per la sua malattia, la lebbra. La disgrazia lo aveva unito ad altri disgraziati.
E, adesso che si sente guarito, non sa dove andare perchรฉ la sua precedente comunitร di salvezza non gli offre piรน delle garanzie. Per questo ritorna lodando Dio a gran voce e si prostra a terra ai piedi di Gesรน, per ringraziarlo. Stare ai piedi di Gesรน รฉ l ฬatteggiamento del discepolo che impara dal maestro.
In questo modo il samaritano, l ฬufficialmente eterodosso, l ฬeretico, lo scomunicato, il disprezzato, l ฬemarginato entra a far parte della comunitร dei seguaci di Gesรน. Credente รฉ l ฬuomo che, avendo ricevuto il dono di Dio, lo traduce in forma di esistenza nuova.
17-19 Osservazione di Gesรน
I nove giudei ricevettero la salute esterna, ma, dentro, continuarono ad essere legati ai vecchi schemi. Per il fatto di compiere con la legge, ciรฒ che il samaritano non poteva fare, credevano che ricevere una grazia era tanto normale, da non dover neppure ringraziare. Gratitudine e ringraziamento non facevano parte del loro vocabolario. Il samaritano, invece, si introduce volontariamente nel campo del dono di Dio, che Cristo gli ha offerto, e per questo la veritร del miracolo si realizza in un modo pieno e totale nella sua persona. Gesรน apprezza la persona che non dร niente per scontato, che si sa aprire allo stupore, alla sorpresa, e perciรฒ alla gratitudine. La gratitudine รฉ stata definita come โla memoria del cuoreโ.
Ritornare da Gesรน e ringraziarlo non รฉ un semplice gesto di buona educazione. E ฬ riconoscere che la propria vita, nella sua totalitร , ha dato un giro, perchรฉ in essa si รฉ prodotto un incontro con Gesรน e quell ฬincontro sempre trasforma radicalmente la persona.
โAlzati e va ฬ; la tua fede ti ha salvatoโ. Come ha manifestato la sua fede il samaritano? Nel fatto di essere stato capace di interpretare, come un gesto di Dio, la sua guarigione inaspettata. E comprese che la sua vita ormai non poteva piรน essere come quella di prima. Si convertรฌ in credente. Ciรฒ che era cominciato come una guarigione fisica si trasformรฒ in una โsalvezzaโ definitiva. Solo chi รฉ capace di scoprire questo amore generoso e gratuito di Dio, puรฒ ritornare da Lui riconoscente, si puรฒ trasformare in suo discepolo, puรฒ posporre tutto, -famiglia, amici, beni, perfino se stesso-, per seguirlo.
3. Comunicazione e risposta
- Quali sono le persone piรน povere ed emarginate (gli attuali โlebbrosiโ) dell ฬambiente in cui viviamo? Descrivere gli atteggiamenti concreti che provocano questo tipo di emarginazione.
- Ci sono delle persone, nel circolo in cui mi muovo, che hanno per me un segno di segregazione ed emarginazione?
- Qual รฉ la nostra proiezione concreta verso questi derelitti?
- Che cosa indica la reazione del samaritano che ritorna da Gesรน? Che cosa manifesta
con il suo atteggiamento, con ciรฒ che egli fa? - Che cosa esprime Gesรน quando chiede per gli altri nove? Che cosa pretende Gesรน?
Non li aveva mandati dai sacerdoti?, perchรฉ domanda dove sono?, che cosa si aspetta da loro?
Testo riadattato dalla Lectio presente nel sito
A cura di Padre Gianfranco Testa, missionario della Consolata โ Torino