In fila con i peccatori
ร la festa del battesimo di Gesรน, della sua immersione da parte di Giovanni nel fiume Giordano: il primo atto di Gesรน uomo maturo, la sua prima apparizione pubblica. Tutti i vangeli ricordano questo evento posto allโinizio del ministero di Gesรน, e ciascuno lo narra in modo proprio: cerchiamo dunque di comprendere ed esplicitare le peculiaritร del racconto di Luca.
Giovanni il Battista aveva annunciato un Veniente piรน forte di lui, che avrebbe immerso (cioรจ battezzato) non nelle acque del Giordano ma in Spirito santo e fuoco. E tuttavia questo Veniente, che รจ discepolo di Giovanni e porta il nome non ancora famoso di Jeshuโa, Gesรน, va anche lui a farsi battezzare. Luca sottolinea che egli fa questo insieme a โtutto il popoloโ, espressione enfatica che vuole porre lโaccento sul grande numero di giudei radunati da colui che โevangelizzavaโ (Lc 3,18), cioรจ annunciava la buona notizia, e che doveva โpreparare al Signore un popolo ben dispostoโ (Lc 1,17). Solidale con quel popolo, uomo come tutti gli altri, mescolato alla folla anonima, in fila tra uomini e donne, senza nessuna volontร di distinzione dai peccatori, Gesรน si fa immergere da Giovanni: uno del popolo, con il popolo, in mezzo al popolo, dove questo termine indica certamente la gente ordinaria, ma anche quel nuovo popolo che Dio sta radunando per farne il suo popolo per sempre. Gesรน inizia cosรฌ la sua vita pubblica: non con una predicazione, non con un miracolo, non con unโapparizione che potesse stupire e meravigliare i presenti, ma un gesto umano di umiltร , di sottomissione a Dio e di totale solidarietร con i suoi fratelli e sorelle peccatori.
Luca vuole anche mettere in evidenza ciรฒ che accade a Gesรน, ciรฒ che diventa sua esperienza personalissima in quellโevento. A differenza degli altri vangeli rivela che Gesรน riceve il battesimo mentre sta pregando, mentre riconosce la presenza e la signoria del suo Dio e Padre. Ecco la prima azione di Gesรน nella sua vita pubblica: la preghiera! E nel vangelo secondo Luca la preghiera sarร anche lโultima azione di Gesรน in croce, prima di morire (cf. Lc 23,46). Cosa significa dunque pregare? Poche cose: fare silenzio, fare spazio dentro di sรฉ per accogliere lo Spirito di Dio e ascoltare quella parola che Dio rivolge personalmente al credente. Questa e solo questa รจ la preghiera cristiana: non parole dette a Dio, non ripetizione di formule, non esercizio di affetti, ma silenzio, predisposizione di se stessi allโaccoglienza della Parola e dello Spirito di Dio.
Avviene per Gesรน ciรฒ che avviene per la prima comunitร dei discepoli, dopo la sua resurrezione, quando resterร in preghiera, farร spazio allo Spirito e riceverร il dono (cf. At 1,4; 2,1-12). Per questo Gesรน, secondo Luca, parlando della preghiera e del suo esaudimento precisa: โSe voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto piรน il Padre vostro del cielo darร lo Spirito santo a quelli che glielo chiedonoโ (Lc 11,13). La preghiera cristiana รจ epiclesi dello Spirito e il suo esaudimento รจ il dono dello Spirito.
Gesรน dunque si fa immergere da Giovanni ma soprattutto prega, appresta tutto il suo essere per farsi dimora dello Spirito santo, che solo Gesรน โvede scendereโ dal cielo sotto forma di colomba per dimorare in lui. ร il segno dello Spirito di Dio che covava sulle acque al momento della creazione (cf. Gen 1,2), il segno della Shekinah, la Presenza del Dio vivente che dal cielo scende sulla terra. I cieli si aprono per questa discesa da Dio dello Spirito e, con lo Spirito, ecco risuonare la parola personalissima rivolta a Gesรน: โTu! Tu sei mio Figlio!โ. Questa lโidentitร di Gesรน: รจ il Figlio di Dio!
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Per esplicitare questa proclamazione, il vangelo secondo Luca cita il salmo 2: โTu sei mio Figlio, io oggi ti ho generatoโ (v. 7), sicchรฉ questa voce non รจ una rivelazione per Gesรน, che conosceva la sua relazione con il Padre (cf. Lc 2,49), ma piuttosto unโintronizzazione messianica allโinizio della sua missione. Nel vangelo secondo Marco la voce discesa dal cielo (ripresa da Matteo e da alcuni manoscritti di Luca) risuona in modo diverso: โTu sei mio Figlio, lโamato, in te mi sono compiaciuto!โ (Mc 1,11; Mt 3,17). Oltre al salmo 2, viene qui echeggiata anche la dichiarazione del Signore sul suo Servo (โEcco il mio Servo, โฆ in lui mi sono compiaciutoโ: Is 42,1). Sรฌ, Dio si compiace, trova gioia nel suo Servo, come la trova nella sua venuta tra gli umani (cf. Lc 2,14). Anche nella trasfigurazione questa voce dal cielo scenderร per proclamare Gesรน come Figlio di Dio, come Servo eletto al quale va lโascolto, e confermarlo nel suo cammino verso la passione e la morte (cf. Lc 9,35).
Nessuno ascolta quella voce, nessuno vede scendere lo Spirito allโinfuori di Gesรน, che quellโevento potrร dunque proclamare con autorevolezza: โLo Spirito del Signore รจ sopra di me; per questo mi ha unto e mi ha inviato a portare la buona notizia ai poveriโ (Lc 4,18; Is 61,1). Il battesimo รจ dunque rivelazione della chiamata rivolta a Gesรน, che lui realizzerร pienamente e puntualmente quale Messia, perciรฒ Figlio di Dio, e quale Profeta, perciรฒ Servo del Signore.
โGesรน aveva circa trentโanniโ (Lc 3,23), annota Luca subito dopo, dunque ha trascorso molti anni di vita nascosta. Dal suo bar mitzwah, quando a dodici anni divenne โfiglio del comandamentoโ (cf. Lc 2,41-50), fino a questo evento di rivelazione, Gesรน ha vissuto unโesistenza ordinaria, che a noi resta oscura. Inutile ricostruire con la fantasia e lโimmaginazione quegli anni, per farne discendere una โspiritualitร โ di Gesรน in famiglia, di Gesรน operaio, di Gesรน a Nazaretโฆ Ci basti sapere che ha atteso, che non si รจ dato ruoli nรฉ una vocazione, ma che ha sempre saputo vivere lโoggi di Dio.
Siamo certi soltanto della sua obbedienza a Dio piuttosto che agli uomini e alla famiglia (cf. Lc 2,49; At 5,29); della sua disponibilitร a fare posto nella propria vita e nel proprio corpo allo Spirito santo, โil suo compagno inseparabileโ (Basilio di Cesarea); del suo esercitarsi nellโarte dellโascolto della Parola di Dio, che egli trovava nellโassiduitร alle sante Scritture; del suo farsi discepolo mettendosi alla sequela di Giovanni, rabbi e profeta; del suo fare discernimento della propria vocazione e missione. Questo fino a circa trentโanni, quando ormai era un uomo maturo e, per il suo tempo, avanti negli anni. E quando il suo maestro Giovanni fu imprigionato da Erode (cf. Lc 3,19-20), ecco venuta la sua ora, lโora di far risuonare la sua parola, lโora di proclamare il Vangelo, lโora di percorrere le vie della Galilea e della Giudea โpassando tra gli umani facendo il beneโ (cf. At 10,38) e facendo arretrare il diavolo.
Questo cammino va dallโimmersione nelle acque del Giordano allโimmersione nelle acque della passione e della morte (cf. Sal 69,2-3). E anche nellโora della morte Gesรน sarร crocifisso in mezzo a due malfattori (cf. Lc 22,37; 23,33; Is 53,12), solidale con i peccatori, come lo era stato per tutta la vita. Li aveva preferiti ai giusti, facendosi battezzare insieme a loro da Giovanni; li preferirร ancora ai giusti morendo in croce tra di loro, ma arrivando a promettere proprio a uno di loro: โOggi con me sarai nel paradisoโ (Lc 23,43). E appena morto sentirร di nuovo la voce del Padre: โTu sei mio Figlio, io oggi ti ho generatoโ, voce che lo richiama dai morti, Spirito santo che lo rialza alla vita eterna. LโApostolo Paolo rileggerร questa storia in modo sintetico allโinizio della Lettera ai Romani: โCristo Gesรน, โฆ Figlio di Dio, nato dalla stirpe di David secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza, secondo lo Spirito santo, attraverso la resurrezione dei mortiโ (Rm 1,1.3-4).
La festa del battesimo di Gesรน รจ lโultima manifestazione-epifania del tempo di Natale. Venendo nel mondo, Gesรน si รจ manifestato a Betlemme ai pastori, ai poveri di Israele; si รจ manifestato come Re dei giudei ai sapienti venuti dallโoriente, alle genti della terra; e allโinizio del suo ministero pubblico si รจ manifestato a tutto Israele quale Messia e Figlio di Dio. Dalla prossima domenica, attraverso la lettura cursiva del vangelo secondo Luca, la chiesa ci chiederร di seguire Gesรน verso la sua Pasqua, โil suo esodo che dovrร compiersi a Gerusalemmeโ (Lc 9,31).
p. Enzo Bianchi โ Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo della domenica
Fonte: Monastero di bose
[box type=โshadowโ align=โโ class=โโ width=โโ]LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
BATTESIMO DEL SIGNORE โ ANNO C
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 13 Gennaio 2019 anche qui.
Lc 3, 15-16. 21-22 Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, poichรฉ il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: ยซIo vi battezzo con acqua; ma viene colui che รจ piรน forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerร in Spirito Santo e fuocoยป. Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesรน, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprรฌ e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: ยซTu sei il Figlio mio, lโamato: in te ho posto il mio compiacimentoยป. C: Parola del Signore. A: Lode a Te o Cristo.Fonte: LaSacraBibbia.net
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