Commento al Vangelo di domenica 12 Maggio 2019 per bambini/ragazzi – Sr. Mariangela Tassielli

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Chi siamo noi di fronte a Dio?

Non so quante volte vi capiti di pensarci. Non so in che occasioni… A me spesso, e in situazioni anche molto disparate: a volte in quelle particolarmente cariche di stupore e meraviglia, altre volte in quelle segnate più dalla rabbia, dal non senso, dalla paura, dal disorientamento.

Spesso e volentieri – e soprattutto davanti a brani di Vangelo come quello che la IV domenica di Pasqua ci propone – fa capolino la domanda: «Chi sono io di fronte a te, Dio? Perché mi ami così tanto? Perché ti ostini a starmi dietro? Perché, tra tanti migliori di me, continui a cercare modi per rioffrirmi amore? Perché non mi lasci in balìa di me stessa?».

Domande che trovano una risposta chiara nell’immagine del Buon Pastore. Di colui che conosce le sue creature e non le perde d’occhio; che è legato a doppia mandata alla loro vita, che le attende se pesanti e affaticate, le rincorrere se giovani e ribelli, le carica su di sé se anziane o malate. Il Buon Pastore è l’immagine tenera, e forte allo stesso tempo, che i narratori biblici hanno da sempre usato.

Non solo gli evangelisti, raccontando le parole e i gesti di Gesù, ma molto prima di loro anche i profeti. Era l’immagine scelta per raccontare l’agire di Dio, il suo farsi prossimo al suo popolo, il suo accompagnarlo in tutte le fasi della vita. La Bibbia non ci ha mai raccontato Dio come fosse un Pastore rigido e severo, capace di frustare e bacchettare le pecore incapaci di stare al suo passo. Tutt’altro. Quello che viene fuori dalle pagine bibliche è un pastore mite e paziente, che raduna, conosce, cerca, non abbandona… e modula il suo stesso ritmo al ritmo delle sue fragili creature.

Mi fermo qui. Non aggiungo altro. Vi auguro e auguro a me stessa di riuscire oggi a sprecare del tempo per contemplare questo Dio e godere interiormente della sua meravigliosa presenza nella nostra vita. Un Dio-Pastore talmente buono da dare la sua vita per noi… per amore.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Nessuno ci strapperà da te

Signore Gesù,
nessuno ci strapperà dal tuo amore,
nulla potrà mai separarci da te.
Ogni giorno continui a inondarci di grazia.
Ogni giorno, a nostra insaputa,
continui a regalarci vita e salvezza.
Noi siamo tuoi, ti apparteniamo da sempre.
Per amore ci hai liberato dal peccato.
Per amore ci hai sciolto dai legami dalla morte.
Noi ti ringraziamo, Signore.
Noi ti lodiamo perché, in te e per te,
vita eterna scorre nelle nostre vene.
Amen.

Altre immagini di Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com