Noi gregge, Lui il buon pastore!
Immaginate di arrivare a scuola una mattina, di trovarvi la bidella che vi accompagna in classe e poi vi dice: “Bambini oggi la maestra non c’è. Resterete qui da soli in classe. Mi raccomando, esercitatevi sulle cose che già sapete, fate silenzio, leggete a bassa voce e aiutatevi a vicenda! Detto questo chiude la porta e se ne va. Cosa succederebbe? Cosa fareste? Secondo voi, in quell’aula ci sarà davvero silenzio e gli alunni faranno davvero esercizi, aiutando i compagni che fanno più fatica? Io credo proprio che, prima ancora che la bidella abbia raggiunto il fondo del corridoio, in quella classe ci sarà già la baraonda, come ad un parco giochi! Probabilmente molti decideranno di non sedersi al banco e di rincorrersi; qualcuno farà una palla con dei fogli e inizierà a giocare a calcio; qualcun altro dopo 10 minuti starà già mangiando la merenda!
Forse un bimbo si siederà in un posto che non è il suo ma quello che ha sempre desiderato, e comincerà a chiamare i suoi compagni preferiti per decidere quale strategia usare per uscire e andare fuori in cortile. Chissà quanti aspireranno a sedersi alla cattedra della maestra per gridare di fare silenzio e improvvisarsi insegnante! Immagino benissimo anche un bel gruppetto di bambini e bambine appropriarsi dei gessetti colorati per fare un disegno alla lavagna; il più tecnologico della classe cercherà il modo di accendere la LIM per trovare un bel video di youtube da far vedere ai compagni e un po’ di musica per ballare un po’.
E se qualcuno tra quelli che gioca a palla o a rincorrersi dovesse inciampare e cadere e farsi male? Oppure se due compagni litigassero per chi si è seduto per primo alla cattedra e, spintonandosi uno dei due cadesse dalla sedia? E se venisse il mal di pancia al compagno che, dopo la sua merenda ha deciso di assaggiare anche quelle dei compagni mangiando per un’ora consecutiva? E quanta matematica impareranno in questa mattinata questi bambini? E si eserciteranno nella lettura secondo voi?
Sappiamo tutti come andrebbe a finire questa mattinata assurda! Capiamo benissimo che, senza maestra, i bambini sarebbero così spaesati che, passato l’entusiasmo iniziale, probabilmente qualcuno comincerebbe a piangere e forse anche a gridare per chiedere aiuto …
Abbiamo passato da poco la festa di Pasqua, possiamo cercare di fare memoria, per un momento, di quello che è successo a Pietro, il migliore amico di Gesù, quando i soldati hanno portato via il suo maestro e lui si è ritrovato solo: ha avuto così tanta paura che ha rinnegato di conoscere Gesù per ben tre volte, ad alta voce, sicuro di sé … salvo poi incrociare nel cortile lo sguardo di Gesù e sentirsi il cuore in gola, che poi è diventato come un nodo che non ti fa respirare e alla fine è scoppiato in un pianto disperato! E pensare che Gesù glielo aveva addirittura preannunciato!
Che cosa dunque vuole dirci oggi Gesù con questo Vangelo breve ma profondo, semplice ma immensamente grande? Gesù ci dice: “Ecco perché ho inventato le maestre! Ecco perché i miei discepoli mi chiamavano Maestro! Ecco perché ci sono i sacerdoti ! Ecco perché ho deciso di far fare a Pietro il Papa e, dopo di lui, altri ho scelto per guidare la mia Chiesa! Ecco perché non voglio che nessun bambino venga lasciato solo e perciò ho inventato la famiglia, con ben due persone che guidano, mamma e papà! Tutte queste persone sono i pastori del piccolo o grande gregge che è stato loro affidato.
Non si può fare a meno dei genitori perché il loro amore, anche quando ci dicono di spegnere la televisione o di riordinare il gioco perché è ora di fare i compiti, è la cosa che davvero ci fa sentire bene! Il Papa e i nostri sacerdoti ci vogliono bene perché è Gesù che attraverso il loro cuore, la loro presenza, la loro parola, i loro gesti raggiunge ognuno di noi per ricordarci quanto siamo speciali, belli, unici e meravigliosi e insostituibili! Quante volte ci capita di pensare che, anche senza i preti potremmo cavarcela benissimo; che anche senza Messa riusciremmo a passare la settimana e che senza fare la comunione – per i più grandi – non ci ammaleremmo affatto!
Ma, come per i bimbi in classe senza maestra, ognuno di noi sa bene che non è così! Nella vita di ogni cristiano, Gesù e il suo amore, il suo sguardo, il suo comandamento sono le cose che ci fanno sentire bene. Perché ognuno di noi è nato per amare e, prima ancora, è nato per essere tanto tanto tanto amato dal Padre. Da oggi dobbiamo impegnarci a guardare i sacerdoti, il Papa, i genitori, i nonni, le maestre e i maestri, le catechiste e i catechisti, e tutte le guide che ci vogliono bene con occhi nuovi, perché abbiamo capito quanto sono importanti per noi! Anche quando ci chiedono di fare qualcosa che ci costa tanto o che non abbiamo voglia di fare … Lo Spirito Santo attraverso queste guide ci conduce da Gesù!
Commento a cura di Mara Colombo per il sito omelie.org