Leggo e rileggo la parabola del Seminatore che il Vangelo di questa XV domenica propone e non posso non pensare alla follia di questo divino contadino: semina ovunque e semina largheggiando.
Troppe volte, di fronte a questa parabola pensiamo a noi, alle nostre risposte. Attiviamo una sorta di analisi introspettiva per capire chi siamo e quale terreno potrebbe rappresentarci. E come sempre perdiamo tempo prezioso e trasformiamo la nostra fede in un unitile e infruttuoso moltiplicarsi di sensi di colpa. Già… proprio sensi di colpa. Perché anche nel caso ottimale che qualcuno riuscisse a convincerci di essere un terreno buono, saremmo capaci di chiedere perdono al Signore perché quasi certamente saremmo quelli del «30 per uno». Come dire: i peggiori tra i migliori.
Ma se facessimo questo, se sprecassimo tempo per contemplare i nostri sbagli saremmo davvero come coloro di cui Gesù parla, persone che «guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono».
Il Vangelo ci fa palesemente vedere come agisce Dio. Perché è vero: noi siamo quei tanti possibili terreni citati, siamo davvero noi, è la nostra vita, la storia in cui viviamo, il pianeta che abitiamo, la galassia di cui siamo un piccolo frammento. Ma è altrettanto vero che di fronte a questi terreni – consapevole di essi e della loro fragile natura – c’è il Dio di Gesù Cristo, il Dio Padre che per amore farebbe qualsiasi cosa, anche sprecare!
E allora investiamolo bene il nostro tempo con Dio: guardiamo lui, contempliamo il suo amore, ringraziamo per ogni sua delicatezza, chiediamogli di renderci sempre più capaci di accorgerci delle sue carezze. Perché se è vero che il male ruba, indebolisce, uccide, è altrettanto vero che il Dio seminatore non si arrende e continua a seminare.
In questa sua fedeltà sia la nostra gioia. In questo suo amore germogli il nostro grazie. È riempiendoci di Luce che il buio si allontanerà.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Semina, signore
Semina, Signore!
Semina senza stancarti.
Semina nel mio cuore, nei miei desideri,
nelle mie paure, nei miei progetti:
semina la speranza di vedere
cose che mai occhio vide;
semina la certezza di raccoglie frutti
che il tuo Spirito saprà generare;
semina il coraggio di non cedere
alla delusione, allo scoraggiamento,
alle ferite.
Signore buono,
Dio della vita zampillante,
continua a seminare in me, in noi,
il tuo amore. Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com
AUTORE: Sr. Mariangela Tassielli
FONTE: Cantalavita
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