Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica 12 giugno 2022.
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Rifugiamoci nel silenzio della contemplazione e nella quiete dell’estasi. Stiamo contemplando il mistero di quello che il Santo Padre ha definito la “Famiglia di Dio”. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Nel nome, e non nei nomi, perché la Santissima Trinità è comunione profonda e unità piena. Comunità e unità di amore.
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E non poteva essere altrimenti. In Dio non c’è spazio alla solitudine e all’isolamento. Non sarebbe più Dio, o meglio, non sarebbe più il Dio che Cristo ci ha rivelato. Dio è Trinità, dono, poesia, gioia, comunicabilità, vita, amore che genera, amore che unisce. Davide Maria Turoldo annota: neanche Dio può star solo e la Trinità è la sconfitta della solitudine. Mistero da contemplare, sì, ma nello stesso tempo mistero che sollecita ognuno di noi a ricercare con tutti i mezzi quella unità di comunione che fà delle nostre comunità e delle nostre famiglie vera Chiesa.
Noi eravamo là, nel cuore di Dio, quando ancora, come dice la prima lettura, “non aveva fatto la terra e i campi, quando fissava i cieli e prima ancora di ogni sua opera”. Eravamo e siamo nel cuore di Dio e con Cristo Figlio e lo Spirito formiamo un’identità di amore entrando a far parte di quella famiglia di Dio che è la Trinità.