โNon temere piccolo gregge, perchรฉ al Padre รจ piaciuto di darvi il suo regnoโ. In poche parole Luca descrive la comunitร raccolta da Gesรน: รจ una comunitร piccola, invitata ad essere consapevole che la sua unica ricchezza รจ essere orientata al regno. Non deve ricercare una grandezza sua propria, e neppure la sua preoccupazione deve stare nel suo ingrandimento. Eโ chiamata a stare nel rapporto col Padre e a non temere. La sua finalitร sta nel testimoniare che il regno, un nuovo genere di rapporti in cui si scopre che Dio รจ vicino ed attuare uno stile di fraternitร e condivisione, in cui i poveri e i piccoli sono al centro. Al cuore della vita sta un dono, il regno di Dio, che proviene dal Padre: la sua vicinanza agli ultimi che offe liberazione e salvezza. La cura e la bontร del Signore sono senza misura e ciรฒ รจ sufficiente a nutrire la speranza e ad indicare il cammino della comunitร . Non cโรจ bisogno di altre sicurezze terrene. La vita della comunitร si situa in un orizzonte di gratitudine e di speranza: รจ dono da custodire nellโimpegno.
Lo stile di vita della comunitร trae da qui la sua motivazione e il suo orientamento. Non vivere nellโegoismo, ma nella condivisione, non nella ricerca di vantaggi, ma nel rendere grazie e nellโaffidamento al Padre, non nella paura o nella lamentela ma nella gratitudine e nella libertร di essere testimoni. Dio non guarda alle cose grandi ma a quelle piccole.
โfatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma. Perchรฉ lร dove รจ il vostro tesoro, lร sarร anche il vostro cuoreโ. Aver scoperto il dono del regno comporta nel tempo un uso diverso dei beni, un rapporto nuovo con le cose, certamente lo scrollarsi di dosso lโansia di un potere che deriva dal possesso e dallโavere.
Luca sottolinea poi come usare i beni. โState prontiโ รจ lโinvito centrale. Perchรฉ essere pronti? Perchรฉ il โfiglio dellโuomoโ โ il Signore risorto indicato con questo titolo che invitava a pensare alla fine dei tempi โ verrร . La vita dei credenti รจ segnata da una assenza ma รจ anche segnata da una attesa di incontrarlo. Gesรน non รจ piรน presente come prima, ma tornerร . Lโinvocazione che risuonava nelle prime liturgie cristiane e continua ad essere ripetuta รจ: โVieni Signore Gesรนโ.
Luca presenta a questo punto una breve parabola sul ritorno del padrone che torna dalle nozze. I servi sono chiamati ad attuare vigilanza. La vita cristiana richiede un atteggiamento di servizio, non di dominio, di attesa, con uno sguardo rivolto al di lร dellโimmediato.
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Viene cosรฌ delineata una tensione tra il presente e il futuro. Nellโattesa di un venire del Signore, รจ importante una azione nel presente per preparare e vivere sin dโora lโimpegno che a Lui fa riferimento. Lโinvito รจ a non esaurire le energie nella ricerca di cose che appesantiscono e distraggono dal senso profondo della vita. E viene qui posta la beatitudine per coloro che vigilano: โse giungendo nel mezzo della notte o prima dellโalba, li troverร cosรฌ, beati loroโ. Il Signore verrร , ma in modo che non corrisponde a calcoli umani.
Luca descrive il profilo di coloro che seguono Cristo come amministratori: non sono nรฉ possessori nรฉ padroni, ma persone con un dono e un compito affidato. Persone chiamate ad una responsabilitร libera: chiamati ad un servizio, nelle situazioni concrete, nel rispondere e farsi carico. Sta qui la tensione tra lโimpegno nel presente e il futuro atteso โ in contrasto ad ogni visione che divide cittร terrestre e cittร celeste. La fedeltร allโultimo si attua e si svolge nel penultimo della vita e della storia.
โState prontiโ ha allora per Luca una forte valenza di attenzione al tempo che ci รจ dato, alle occasioni, per non lasciarsi distogliere nella ricerca di ricchezze che rivelano la loro vacuitร . Sembra anche suggerire che giร in questo oggi, nel servizio, si incontra Cristo che ci viene incontro e che verrร . Egli โviene a noi incontro in ogni uomo e in ogni tempoโ.
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Letture della
XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Come punisti gli avversari, cosรฌ glorificasti noi, chiamandoci a te.Dal libro della Sapienza
Sap 18,6-9
La notte [della liberazione] fu preannunciata
ai nostri padri,
perchรฉ avessero coraggio,
sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltร .
ย
Il tuo popolo infatti era in attesa
della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici.
Difatti come punisti gli avversari,
cosรฌ glorificasti noi, chiamandoci a te.
ย
I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto
e si imposero, concordi, questa legge divina:
di condividere allo stesso modo successi e pericoli,
intonando subito le sacre lodi dei padri.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 32 (33)
R. Beato il popolo scelto dal Signore.Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti รจ bella la lode.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua ereditร . R.
ย
Ecco, lโocchio del Signore รจ su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.
ย
Lโanima nostra attende il Signore:
egli รจ nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.
Seconda Lettura
Aspettava la cittร il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 11,1-2.8-19
Fratelli, la fede รจ fondamento di ciรฒ che si spera e prova di ciรฒ che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
ย
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedรฌ partendo per un luogo che doveva ricevere in ereditร , e partรฌ senza sapere dove andava.
ย
Per fede, egli soggiornรฒ nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la cittร dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
ย
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dellโetร , ricevette la possibilitร di diventare madre, perchรฉ ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre giร segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si puรฒ contare.
ย
Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra. Chi parla cosรฌ, mostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto la possibilitร di ritornarvi; ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioรจ a quella celeste. Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una cittร .
ย
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrรฌ Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrรฌ il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: ยซMediante Isacco avrai una tua discendenzaยป. Egli pensava infatti che Dio รจ capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.
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Oppure forma breve: Eb 11,1-2.8-12
Aspettava la cittร il cui architetto e costruttore
รจ Dio stesso.
Dalla lettera agli Ebrei
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Fratelli, la fede รจ fondamento di ciรฒ che si spera e prova di ciรฒ che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
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Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedรฌ partendo per un luogo che doveva ricevere in ereditร , e partรฌ senza sapere dove andava.
ย
Per fede, egli soggiornรฒ nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la cittร dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
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Per fede, anche Sara, sebbene fuori dellโetร , ricevette la possibilitร di diventare madre, perchรฉ ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre giร segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si puรฒ contare.
Parola di Dio
Vangelo
Anche voi tenetevi pronti.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12, 32-48
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In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
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ยซNon temere, piccolo gregge, perchรฉ al Padre vostro รจ piaciuto dare a voi il Regno.
ย
Vendete ciรฒ che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perchรฉ, dovโรจ il vostro tesoro, lร sarร anche il vostro cuore.
ย
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
ย
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร ancora svegli; in veritร io vi dico, si stringerร le vesti ai fianchi, li farร mettere a tavola e passerร a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโalba, li troverร cosรฌ, beati loro!
ย
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโora che non immaginate, viene il Figlio dellโuomoยป.
ย
Allora Pietro disse: ยซSignore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?ยป.
ย
Il Signore rispose: ยซChi รจ dunque lโamministratore fidato e prudente, che il padrone metterร a capo della sua servitรน per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverร ad agire cosรฌ. Davvero io vi dico che lo metterร a capo di tutti i suoi averi.
ย
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: โIl mio padrone tarda a venireโ, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverร un giorno in cui non se lโaspetta e a unโora che non sa, lo punirร severamente e gli infliggerร la sorte che meritano gli infedeli.
ย
Il servo che, conoscendo la volontร del padrone, non avrร disposto o agito secondo la sua volontร , riceverร molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrร fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverร poche.
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A chiunque fu dato molto, molto sarร chiesto; a chi fu affidato molto, sarร richiesto molto di piรนยป.
Parola del Signore
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Oppure forma breve: Lc 12,35-40
Anche voi tenetevi pronti..
Dal Vangelo secondo Luca
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In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
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ยซSiate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
ย
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร ancora svegli; in veritร io vi dico, si stringerร le vesti ai fianchi, li farร mettere a tavola e passerร a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโalba, li troverร cosรฌ, beati loro!
ย
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโora che non immaginate, viene il Figlio dellโuomoยป.
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.