Commento al Vangelo di domenica 11 Agosto 2019 – p. Alessandro Cortesi op

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โ€˜Non temere piccolo gregge, perchรฉ al Padre รจ piaciuto di darvi il suo regnoโ€™. In poche parole Luca descrive la comunitร  raccolta da Gesรน: รจ una comunitร  piccola, invitata ad essere consapevole che la sua unica ricchezza รจ essere orientata al regno. Non deve ricercare una grandezza sua propria, e neppure la sua preoccupazione deve stare nel suo ingrandimento. Eโ€™ chiamata a stare nel rapporto col Padre e a non temere. La sua finalitร  sta nel testimoniare che il regno, un nuovo genere di rapporti in cui si scopre che Dio รจ vicino ed attuare uno stile di fraternitร  e condivisione, in cui i poveri e i piccoli sono al centro. Al cuore della vita sta un dono, il regno di Dio, che proviene dal Padre: la sua vicinanza agli ultimi che offe liberazione e salvezza. La cura e la bontร  del Signore sono senza misura e ciรฒ รจ sufficiente a nutrire la speranza e ad indicare il cammino della comunitร . Non cโ€™รจ bisogno di altre sicurezze terrene. La vita della comunitร  si situa in un orizzonte di gratitudine e di speranza: รจ dono da custodire nellโ€™impegno.

Lo stile di vita della comunitร  trae da qui la sua motivazione e il suo orientamento. Non vivere nellโ€™egoismo, ma nella condivisione, non nella ricerca di vantaggi, ma nel rendere grazie e nellโ€™affidamento al Padre, non nella paura o nella lamentela ma nella gratitudine e nella libertร  di essere testimoni. Dio non guarda alle cose grandi ma a quelle piccole.

โ€˜fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignola non consuma. Perchรฉ lร  dove รจ il vostro tesoro, lร  sarร  anche il vostro cuoreโ€™. Aver scoperto il dono del regno comporta nel tempo un uso diverso dei beni, un rapporto nuovo con le cose, certamente lo scrollarsi di dosso lโ€™ansia di un potere che deriva dal possesso e dallโ€™avere.

Luca sottolinea poi come usare i beni. โ€˜State prontiโ€™ รจ lโ€™invito centrale. Perchรฉ essere pronti? Perchรฉ il โ€˜figlio dellโ€™uomoโ€™ โ€“ il Signore risorto indicato con questo titolo che invitava a pensare alla fine dei tempi โ€“ verrร . La vita dei credenti รจ segnata da una assenza ma รจ anche segnata da una attesa di incontrarlo. Gesรน non รจ piรน presente come prima, ma tornerร . Lโ€™invocazione che risuonava nelle prime liturgie cristiane e continua ad essere ripetuta รจ: โ€˜Vieni Signore Gesรนโ€™.

Luca presenta a questo punto una breve parabola sul ritorno del padrone che torna dalle nozze. I servi sono chiamati ad attuare vigilanza. La vita cristiana richiede un atteggiamento di servizio, non di dominio, di attesa, con uno sguardo rivolto al di lร  dellโ€™immediato.

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Viene cosรฌ delineata una tensione tra il presente e il futuro. Nellโ€™attesa di un venire del Signore, รจ importante una azione nel presente per preparare e vivere sin dโ€™ora lโ€™impegno che a Lui fa riferimento. Lโ€™invito รจ a non esaurire le energie nella ricerca di cose che appesantiscono e distraggono dal senso profondo della vita. E viene qui posta la beatitudine per coloro che vigilano: โ€˜se giungendo nel mezzo della notte o prima dellโ€™alba, li troverร  cosรฌ, beati loroโ€™. Il Signore verrร , ma in modo che non corrisponde a calcoli umani.

Luca descrive il profilo di coloro che seguono Cristo come amministratori: non sono nรฉ possessori nรฉ padroni, ma persone con un dono e un compito affidato. Persone chiamate ad una responsabilitร  libera: chiamati ad un servizio, nelle situazioni concrete, nel rispondere e farsi carico. Sta qui la tensione tra lโ€™impegno nel presente e il futuro atteso โ€“ in contrasto ad ogni visione che divide cittร  terrestre e cittร  celeste. La fedeltร  allโ€™ultimo si attua e si svolge nel penultimo della vita e della storia.

โ€˜State prontiโ€™ ha allora per Luca una forte valenza di attenzione al tempo che ci รจ dato, alle occasioni, per non lasciarsi distogliere nella ricerca di ricchezze che rivelano la loro vacuitร . Sembra anche suggerire che giร  in questo oggi, nel servizio, si incontra Cristo che ci viene incontro e che verrร . Egli โ€˜viene a noi incontro in ogni uomo e in ogni tempoโ€™.

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Letture della
XIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Come punisti gli avversari, cosรฌ glorificasti noi, chiamandoci a te.Dal libro della Sapienza
Sap 18,6-9
La notte [della liberazione] fu preannunciata
ai nostri padri,
perchรฉ avessero coraggio,
sapendo bene a quali giuramenti avevano prestato fedeltร .
ย 
Il tuo popolo infatti era in attesa
della salvezza dei giusti, della rovina dei nemici.
Difatti come punisti gli avversari,
cosรฌ glorificasti noi, chiamandoci a te.
ย 
I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto
e si imposero, concordi, questa legge divina:
di condividere allo stesso modo successi e pericoli,
intonando subito le sacre lodi dei padri.
Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 32 (33)
R. Beato il popolo scelto dal Signore.Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti รจ bella la lode.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua ereditร . R.
ย 
Ecco, lโ€™occhio del Signore รจ su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.
ย 
Lโ€™anima nostra attende il Signore:
egli รจ nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.

Seconda Lettura

Aspettava la cittร  il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.

Dalla lettera agli Ebrei
Eb 11,1-2.8-19


Fratelli, la fede รจ fondamento di ciรฒ che si spera e prova di ciรฒ che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
ย 
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedรฌ partendo per un luogo che doveva ricevere in ereditร , e partรฌ senza sapere dove andava.
ย 
Per fede, egli soggiornรฒ nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la cittร  dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
ย 
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dellโ€™etร , ricevette la possibilitร  di diventare madre, perchรฉ ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre giร  segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si puรฒ contare.
ย 
Nella fede morirono tutti costoro, senza aver ottenuto i beni promessi, ma li videro e li salutarono solo da lontano, dichiarando di essere stranieri e pellegrini sulla terra. Chi parla cosรฌ, mostra di essere alla ricerca di una patria. Se avessero pensato a quella da cui erano usciti, avrebbero avuto la possibilitร  di ritornarvi; ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioรจ a quella celeste. Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una cittร .
ย 
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrรฌ Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrรฌ il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: ยซMediante Isacco avrai una tua discendenzaยป. Egli pensava infatti che Dio รจ capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.
ย ย 
Oppure forma breve: Eb 11,1-2.8-12
Aspettava la cittร  il cui architetto e costruttore
รจ Dio stesso.
Dalla lettera agli Ebrei
ย 
Fratelli, la fede รจ fondamento di ciรฒ che si spera e prova di ciรฒ che non si vede. Per questa fede i nostri antenati sono stati approvati da Dio.
ย 
Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedรฌ partendo per un luogo che doveva ricevere in ereditร , e partรฌ senza sapere dove andava.
ย 
Per fede, egli soggiornรฒ nella terra promessa come in una regione straniera, abitando sotto le tende, come anche Isacco e Giacobbe, coeredi della medesima promessa. Egli aspettava infatti la cittร  dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore รจ Dio stesso.
ย 
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dellโ€™etร , ricevette la possibilitร  di diventare madre, perchรฉ ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre giร  segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si puรฒ contare.

Parola di Dio

Vangelo

Anche voi tenetevi pronti.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12, 32-48

ย 
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ย 
ยซNon temere, piccolo gregge, perchรฉ al Padre vostro รจ piaciuto dare a voi il Regno.
ย 
Vendete ciรฒ che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perchรฉ, dovโ€™รจ il vostro tesoro, lร  sarร  anche il vostro cuore.
ย 
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
ย 
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร  ancora svegli; in veritร  io vi dico, si stringerร  le vesti ai fianchi, li farร  mettere a tavola e passerร  a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโ€™alba, li troverร  cosรฌ, beati loro!
ย 
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโ€™ora che non immaginate, viene il Figlio dellโ€™uomoยป.
ย 
Allora Pietro disse: ยซSignore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?ยป.
ย 
Il Signore rispose: ยซChi รจ dunque lโ€™amministratore fidato e prudente, che il padrone metterร  a capo della sua servitรน per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverร  ad agire cosรฌ. Davvero io vi dico che lo metterร  a capo di tutti i suoi averi.
ย 
Ma se quel servo dicesse in cuor suo: โ€œIl mio padrone tarda a venireโ€, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverร  un giorno in cui non se lโ€™aspetta e a unโ€™ora che non sa, lo punirร  severamente e gli infliggerร  la sorte che meritano gli infedeli.
ย 
Il servo che, conoscendo la volontร  del padrone, non avrร  disposto o agito secondo la sua volontร , riceverร  molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrร  fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverร  poche.
ย 
A chiunque fu dato molto, molto sarร  chiesto; a chi fu affidato molto, sarร  richiesto molto di piรนยป.
Parola del Signore
ย ย 
Oppure forma breve: Lc 12,35-40
Anche voi tenetevi pronti..
Dal Vangelo secondo Luca
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In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ย 
ยซSiate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
ย 
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร  ancora svegli; in veritร  io vi dico, si stringerร  le vesti ai fianchi, li farร  mettere a tavola e passerร  a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dellโ€™alba, li troverร  cosรฌ, beati loro!
ย 
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nellโ€™ora che non immaginate, viene il Figlio dellโ€™uomoยป.

p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.