Quanto è difficile credere! Quanto è difficile aderire con piena consapevolezza, con tutta la lucidità possibile della ragione, con la pienezza della nostra volontà… Quanto è difficile credere alla Parola di Gesù! Crediamo di poterla limitare all’ascolto domenicale; crediamo di ridurla a pochi versetti da usare nelle situazioni più opportune, magari anche come formula di giudizio di coscienze altrui, ma la Parola del Signore è di più; molto di più: irriducibile, incontenibile.
Era ciò che succedeva anche lungo le strade della Palestina e di cui il brano del Vangelo di Marco di questa X domenica del Tempo Ordinario ci lascia intravedere uno spaccato: Gesù di Nazaret parlava, molti ascoltavano, qualcuno credeva, ma molti di più dubitavano… e lo facevano al punto da ritenerlo pazzo, fuori di sé.
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È difficile riconoscere Dio presente nella storia che ci scorre attorno. È difficile anche per chi a Dio è molto vicino. È difficile anche per chi vive alla sua presenza. L’evangelista Marco, letto con attenzione, diventa una terribile spina nel fianco. Nell’esperienza descritta nel brano evangelico chi dubita, chi accusa Gesù di follia non sono scribi e farisei. Sono invece coloro che in modo più vicino vivono la relazione con lui: «i suoi», i suoi parenti, i suoi fratelli… sua madre. Già, stando a Marco, anche sua madre.
Fede e vita, dubbio e fiducia si intrecciano continuamente nell’avventura umana che siamo chiamati a vivere. Ma non è questo a limitare la risposta. Ogni volta possiamo sostare alle soglie della Parola del Signore per decidere se restarne fuori o se entrare, coinvolgendoci in una risposta personale e responsabile, libera e feconda. Così ha fatto la donna Maria di Nazaret: umana nella sua ricerca, piena dello Spirito di Dio nella sua risposta.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Voglio credere!
Voglio credere, Signore Gesù!
Voglio credere alla tua Parola,
alle tue logiche di vita,
al tuo stile scomodo e scomodante.
Voglio credere che
la tua Parola possa
spalancare vie alla mia vita;
credere che ciò che tu hai vissuto
sia vero anche per me.
Voglio credere che lo Spirito Santo,
vivo e operante in te,
continui a vivere anche in me.
Voglio credere, Signore! Amen.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B
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- Colore liturgico: Verde
- Gen 3,9-15; Sal 129; 2Cor 4,13 -5,1; Mc 3, 20-35
Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3, 20-35
In quel tempo Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “È fuori di sé”.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni”. Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: “Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna”. Poiché dicevano: “È posseduto da uno spirito impuro”.
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”.
Parola del Signore
Fonte: LaSacraBibbia.net
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