Commento al Vangelo di domenica 10 Giugno 2018 – P. Marko Ivan Rupnik – Congregazione per il Clero

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X Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Il vangelo di oggi segue in Marco lโ€™istituzione dei Dodici e il primo effetto davanti alle folle che cominciano a radunarsi intorno a Gesรน riguarda quelli che sono chiamati i suoi parenti, i quali lo ritengono โ€œfuori di sรฉโ€. Quello che Cristo ha cominciato a dire colpisce fortemente gli ascoltatori e produce la reazione degli spiriti immondi.

La liberazione dal male che lui ha iniziato non puรฒ non provocare il male a reagire fino al punto di accusarlo di essere posseduto da Beelzebul (cf Mc 3,22). Ma la bestemmia contro lo Spirito Santo non sarร  perdonata, dice Gesรน (cf Mc 3,29). A Pentecoste si รจ compiuta la promessa del Padre e il dono dello Spirito รจ la condizione essenziale per poter seguire Gesรน. Rimane confuso chi non รจ coinvolto in questa discesa e comincia a ragionare secondo termini puramente umani.

Intestardirsi nellโ€™orizzonte solo umano e addirittura appellarsi alle forze oscure, tenebrose, opposte a Dio invece di accogliere il dono dello Spirito che manifesta e realizza nellโ€™umanitร  del Figlio unโ€™esistenza nuova vuol dire bestemmiare lo Spirito Santo. Il non perdono spiega questa chiusura in sรฉ stessi e la schiavitรน di questa nostra limitata, mortale natura. Questo ricorda direttamente il colloquio con Nicodemo: โ€œQuel che รจ nato dalla carne รจ carne e quel che รจ nato dallo Spirito รจ Spiritoโ€ (Gv 3,6).

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ย La logica della carne ragiona secondo cause e conseguenze e non riesce a superare sรฉ stessa, ma lo Spirito รจ libero e vede il superamento di ogni logica carnale. Cristo stesso si scontra con questo giudizio solo umano ossia solo secondo la carne: โ€œVoi giudicate secondo la carne; io non giudico nessunoโ€ (Gv 8,15). A partire dallo Spirito Santo non รจ possibile creare un giudizio sulla persona fatto secondo la carne perchรฉ lo Spirito ci libera dai legami della carne e ci fa superare la sottomissione alla natura. โ€œCosicchรฉ non guardiamo piรน nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo piรน cosรฌ.

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Quindi se uno รจ in Cristo, รจ una creatura nuova.โ€ (2Cor 5,16-17). Non si tratta di una contrapposizione dualista tra il corpo e lo spirito, non si tratta di una reminiscenza gnostica ma si tratta di esplicitare il modo con cui la persona umana vive la propria umanitร , la propria natura umana. Lo Spirito Santo ci fa partecipare quel modo divino, comunionale, dโ€™amore che fa vivere la propria umanitร  come espressione e realizzazione della propria esistenza nellโ€™amore, nel dono di sรฉ agli altri.

Questa รจ anche la via della vita perchรฉ in questo modo la natura umana avvolta nellโ€™amore รจ innestata nella vita che rimane (cf 1Cor 13,8), mentre far sรฌ che lโ€™io umano diventi lโ€™espressione delle esigenze della propria natura significa distruggersi perchรฉ la natura umana non ha in sรฉ stessa nulla che possa superare la morte. Questo lo puรฒ ricevere solo dal Signore che dร  la vita e versa nei nostri cuori lโ€™amore di Dio Padre (cf Rm 5,5). โ€œPerchรฉ, se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo vivreteโ€ (Rm 8,13).

Infatti nel brano di oggi Cristo fa vedere non solo un principio nuovo dellโ€™unitร  ma nella sua umanitร  ne rende visibile la piena realizzazione: โ€œChi รจ mia madre e chi sono i miei fratelli?โ€ (Mc 3,33). Sappiamo molto bene quanto nella tradizione dellโ€™Antico Testamento fosse fondamentale il legame di sangue, invece Cristo palesemente ne dichiara lโ€™insufficienza perchรฉ รจ un legame che non fa superare allโ€™uomo il suo destino tragico, cioรจ la morte.

Giร  il primo modulo dellโ€™esodo che troviamo nella Bibbia come processo di liberazione รจ la chiamata ad Abramo a svincolarsi dai legami secondo la natura e cominciare a vivere la propria natura umana secondo la vocazione, secondo la voce che lo chiama, cioรจ tenendo conto di Dio. Si tratta di cominciare a vivere la propria umanitร  secondo la relazione: โ€œVattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherรฒโ€ (Gn 12,1). La vita secondo lo Spirito sarร  dunque la realizzazione dellโ€™uomo come mistero della persona secondo lโ€™esistenza delle Persone divine, cioรจ secondo la comunione.

La Chiesa รจ il luogo e lโ€™espressione di questa realizzazione dellโ€™uomo come comunione delle persone. Abramo ha dovuto fare un lungo itinerario per arrivare a comprendere che la paternitร  da lui tanto desiderata era chiamato a viverla a un livello radicalmente nuovo, non piรน solo secondo la natura ma secondo lo Spirito, cioรจ secondo Dio. Il bello di questo passaggio consiste nel fatto che la paternitร  secondo lo Spirito non elimina la paternitร  secondo la natura ma la integra liberandola dalla schiavitรน della necessitร .

รˆ la libertร  che caratterizza la realizzazione dellโ€™uomo secondo lo Spirito. Come nei suoi studi fa vedere molto bene Berdjaev, la libertร  si trova e la si scopre solo nellโ€™amore perchรฉ ne รจ sua dimensione costitutiva. Lโ€™unione delle persone e la realizzazione dellโ€™uomo avviene nellโ€™amore di Dio Padre. Il male del mondo e persino il principe di questo mondo non puรฒ avere su di noi nessun potere se ci lasciamo guidare dallo Spirito che ci innesta nel Figlio in cui la volontร  del Padre non รจ compiuta in unโ€™obbedienza secondo la logica umana ma nellโ€™amore. โ€œNon parlerรฒ piรน a lungo con voi, perchรฉ viene il principe del mondo; egli non ha alcun potere su di me, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, cosรฌ io agiscoโ€ (Gv 14,30-31).

P. Marko Ivan Rupnik – Fonte