Commento al Vangelo di domenica 10 Giugno 2018 – mons. Giuseppe Mani

Anche Gesù , nel suo ministero ha avuto difficoltà, questo ce lo avvicina quando per fare del bene incontriamo ostacoli. Le difficoltà gli vengono dai suoi, ovviamente lo fanno per il Suo bene e dal nemico di sempre, il demonio, che si serve degli scribi.

I Suoi vogliono liberarlo dalla gente perché, almeno, possa mangiare e in secondo tempo gli dicono anche che c’è sua Madre che lo cerca ma Lui prende l’occasione per ribadire che la volontà del Padre è superiore all’amore materno e fraterno. “Chi fa la volontà del Padre mio è mio fratello , sorella e madre”. E’ veramente molto consolante sapere di essere amati da Cristo come Maria. Le altre difficoltà vengono dagli scribi che addirittura dicono che “è posseduto dal demonio e che scaccia i demoni per mezzo del principe dei demoni”. Gesù prende occasione da questa accusa per annunciare la sua vittoria su satana.”

Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato quell’uomo forte e poi gli saccheggerà la casa”. Con la sua morte, trasformata in dono supremo di amore al Padre, Gesù “ha ridotto all’impotenza colui che aveva il potere della morte, cioè il diavolo”(Eb 2,14) e ne ha saccheggiato il regno liberandone gli uomini nel mondo intero. Ai suoi accusatori Gesù dice che sono in assoluta mala fede e stanno bestemmiando contro lo Spirito Santo, bestemmia che non sarà perdonata. Perché?

Perché non riconoscono la verità che pur conoscono, mentono coscientemente contro lo Spirito che è Verità. Il diavolo fin da principio parla coscientemente contro la Verità per ingannare e uccidere. Mentire sapendo di mentire è “diabolico”. Questo è il male che non può essere perdonato: può solo essere bruciato. Bisogna solo convertirsi se si vuole il perdono. Il chirurgo non “perdona il tumore” lo toglie implacabilmente.

Con queste parole Gesù vuol togliere dal nostro cuore il diabolico che ci impedisce di accogliere lo Spirito, verità e vita nostra. Pecco contro lo spirito quando so di avere torto e non voglio ammetterlo o, quando invece di mettermi in questione, mi chiudo in difesa e attacco. Pecco contro lo Spirito quando voglio aver ragione ad ogni costo anche a costo della verità. Leggendo i diversi giornali ci si rende conto come sia diffuso questo peccato! La stampa fa da specchio di tutti noi. Il peccato contro lo Spirito è l’orgoglio che non riconosce la propria stupidità.

E non accetta altra verità che la propria comoda certezza. Le difficoltà di Gesù sono anche le nostre. Quante volte abbiamo a che fare con la mala fede e la stupidità! Gesù ci insegna come comportarci e San Paolo dice che Gesù ci aspetta in cielo e che la nostra relazione con Lui sarà definitiva. Per questo dobbiamo vivere nella gioia, nella speranza e nella carità che è il vincolo della perfezione.

Commento a cura di mons. Giuseppe Mani dal sito www.giuseppemani.it

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X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

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Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 3, 20-35

In quel tempo Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “È fuori di sé”.
Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: “Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni”. Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: “Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna”. Poiché dicevano: “È posseduto da uno spirito impuro”.
Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: “Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”. Ma egli rispose loro: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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