Le beatitudini sono la vita stessa di Gesù: povero, afflitto, mite affamato e assetato di giustizia, misericordioso, puro di cuore, operatore di pace, perseguitato e infine glorioso. Sono anche la regola di vita delle persone sante che, accogliendo con speranza ogni avvenimento della vita, sanno vedere “oltre” gli eventi.
Molte volte abbiamo letto questo brano e ogni volta la parola “beati” risuona come un augurio, un invito per chi è alla sequela di Gesù. La beatitudine di chi segue Gesù non ha niente da spartire con la felicità a buon mercato, propagandata dai mezzi di comunicazione. Sono gli ultimi del mondo ad essere paradossalmente chiamati felici. Per loro la beatitudine non è solo una promessa per il futuro, è la condizione che già vivono nel presente, se confidano in Dio, loro avvocato e difensore.
Da queste beatitudini nasce un programma di vita per il discepolo: solo se si è nella giusta apertura a Dio, liberi dai condizionamenti delle cose e dai legami opprimenti, si possono sperimentare i doni di Dio e si possono assaporare anche nell’oggi i benefici di una vita rinnovata, di un Regno di Dio già presente in mezzo a noi.
[ads2]I beati, in definitiva sono coloro che, proprio perché amati, sanno accettare la propria vita così com’è: con le povertà, le afflizioni e le persecuzioni che comporta. Ma anche con l’impegno per la pace, la giustizia, la mitezza e la purezza che certo non sono umanamente molto remunerativi. Essere se stessi senza voler essere qualcos’altro, questa è beatitudine. E lo possiamo fare solo se siamo saldamente appoggiati in Dio. Allora impareremo ad essere un po’ come san Francesco e come i santi: liberi abitatori di questa terra, con nel cuore la gioia del Vangelo: «Laudato sii mi Signore per tutte le tue creature».
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro
I cristiani hanno il dovere di annunciarlo senza escludere nessuno, non come chi impone un nuovo obbligo, bensì come chi condivide una gioia, segnala un orizzonte bello, offre un banchetto desiderabile. La chiesa non cresce per proselitismo, ma “per attrazione”. (EG14)
Tutti i Santi – Anno B
- Colore liturgico: verde
- Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1 Gv 3, 1-3; Mt 5, 1-12
Mt 5, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 01 – 07 novembre 2015
- Tempo Ordinario XXXI, Colore verde
- Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net