Commento al Vangelo di domenica 1 Marzo 2020 โ€“ Prof. Rocco Pezzimenti

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Il commento al Vangelo di domenica 1 marzo 2020 a cura del Prof. Rocco Pezzimenti.

1. Il Vangelo ci richiama a uno degli aspetti piรน vicini a noi della vita di Gesรน. Come ogni essere umano รจ stato tentato dal demonio che perรฒ, non solo รจ respinto, ma si mostra incapace di avere ogni prevalenza sul Salvatore. Si parla di quaranta giorni e quaranta notti a significare che il digiuno del Cristo fu rigoroso e completo. Di solito, per gli orientali, i vincoli del digiuno terminavano al tramonto. Per questo la prima tentazione riguarda proprio la fame ed รจ presentata rifacendosi a quanto รจ stato detto poco prima nel Battesimo. โ€œSe sei il Figlio di Dio โ€ฆโ€. Da qui la risposta, che scarta subito ogni equivoco di tipo materiale: โ€œNon di pane soltanto vive lโ€™uomo โ€ฆโ€. A ribadire lโ€™obiettivo trascendente della vita.

2. Il demonio non si rassegna. Vuole che il Signore sfidi le forze della natura e che riporti una vittoria su di esse. Dal pinnacolo del tempio dice: โ€œGettati giรน โ€ฆโ€. Ma Gesรน non farร  mai miracoli perchรฉ il prodigio sia fine a se stesso. Sono gesti di caritร  nei quali cโ€™รจ sempre lo scopo di accrescere la fede al fine della salvezza. Il diavolo non puรฒ capire. Infine la tentazione del potere. Mostra tutti i regni del mondo e la loro fastositร  aggiungendo: โ€œTutto questo ti darรฒ se prostrato mi adoreraiโ€. Cristo scaccia il demonio con una frase che dovrebbe essere un monito per tutti noi: โ€œIl Signore tuo Dio adorerai e a lui solo renderai cultoโ€. Potere e denaro sono, perรฒ, ancora oggi oggetto di culto di tanti credenti.

3. Il Signore ha voluto essere un uomo vero umiliandosi anche nelle tentazioni. Matteo ci riferisce, come Luca, delle tre tentazioni maggiori, ma lโ€™altro evangelista aggiunge: โ€œE il diavolo, esaurita ogni specie di tentazione, si allontanรฒ da lui fino al tempo opportunoโ€. Il Cristo ha quindi provato tutte le tentazioni possibili e le ha respinte. Solo cosรฌ ha voluto mostrarsi come il nuovo Adamo per riportare la completa vittoria sul male e tracciare la via della salvezza. La sua รจ la nostra corona della vittoria. Non a caso arriveranno gli angeli a servirlo. Il re dei re che si รจ sottoposto alle tentazioni dopo aver condiviso il battesimo di Giovanni per i peccatori in cerca di conversione. Egli che proporrร  un nuovo battesimo.

4. San Paolo, da par suo, ci dร  una visione teologica delle tentazioni. โ€œรˆ vero, per opere di un solo uomo il peccato entrรฒ nel mondo e attraverso il peccato la morteโ€. Il Cristo con la sua presenza terrena combatte lโ€™uno e lโ€™altra e vince su entrambi. Per vincere il peccato non poteva bastare la legge in quanto il โ€œpeccato non viene imputato quando non cโ€™รจ una leggeโ€. Per andare oltre la legge e vincere il peccato ci voleva un dono straordinario che solo Dio puรฒ fare agli uomini: la sua grazia.

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5. Questo dono รจ venuto da Gesรน Cristo. E se il peccato ha portato una condanna, โ€œlโ€™opera della grazia che venne dopo tante colpe si conchiuse con la giustificazioneโ€. Per san Paolo il peccato di Adamo รจ la radice di tutte le colpe che seguirono, ma la grazia del Salvatore redime tutto perchรฉ si fa umile per noi. โ€œPer la disobbedienza di un solo uomo gli altri furono costituiti peccatori, per lโ€™obbedienza di uno solo gli altri sono costituiti giustiโ€.

Fonte

Prof. Rocco Pezzimenti
Nato a Roma il 6 maggio 1950
Laurea in Scienze politiche e in Filosofia
Docente di Storia delle Dottrine politiche alla L.U.I.S.S.
Autore di varie pubblicazioni

Letture della Domenica
I DOMENICA DI QUARESIMA โ€“ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

La creazione dei progenitori e il loro peccato.

Dal libro della Gรจnesi
Gen 2,7-9; 3,1-7

Il Signore Dio plasmรฒ lโ€™uomo con polvere del suolo e soffiรฒ nelle sue narici un alito di vita e lโ€™uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantรฒ un giardino in Eden, a oriente, e vi collocรฒ lโ€™uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e lโ€™albero della vita in mezzo al giardino e lโ€™albero della conoscenza del bene e del male. Il serpente era il piรน astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: ยซรˆ vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di alcun albero del giardino?ยป. Rispose la donna al serpente: ยซDei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dellโ€™albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morireteยป. Ma il serpente disse alla donna: ยซNon morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il maleยป. Allora la donna vide che lโ€™albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiรฒ, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anchโ€™egli ne mangiรฒ. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 50 (51)

R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.

Pietร  di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquitร .
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.

Sรฌ, le mie iniquitร  io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che รจ male ai tuoi occhi, io lโ€™ho fatto. R.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode. R.

Seconda Lettura

Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 5,12-19

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, cosรฌ in tutti gli uomini si รจ propagata la morte, poichรฉ tutti hanno peccato. Fino alla Legge infatti cโ€™era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non puรฒ essere imputato quando manca la Legge, la morte regnรฒ da Adamo fino a Mosรจ anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale รจ figura di colui che doveva venire. Ma il dono di grazia non รจ come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di piรน la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesรน Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non รจ come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed รจ per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed รจ per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piรน quelli che ricevono lโ€™abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesรน Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si รจ riversata su tutti gli uomini la condanna, cosรฌ anche per lโ€™opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dร  vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, cosรฌ anche per lโ€™obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti. Parola di Dio.

Forma breve:

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
5, 12.17-19

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, cosรฌ in tutti gli uomini si รจ propagata la morte, poichรฉ tutti hanno peccato. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piรน quelli che ricevono lโ€™abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesรน Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si รจ riversata su tutti gli uomini la condanna, cosรฌ anche per lโ€™opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dร  vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, cosรฌ anche per lโ€™obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

Parola di Dio

Vangelo

Gesรน digiuna per quaranta giorni nel deserto ed รจ tentato.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4, 1-11

In quel tempo, Gesรน fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinรฒ e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, diโ€™ che queste pietre diventino paneยป. Ma egli rispose: ยซSta scritto: Non di solo pane vivrร  lโ€™uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dioยป. Allora il diavolo lo portรฒ nella cittร  santa, lo pose sul punto piรน alto del tempio e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, gรจttati giรน; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darร  ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perchรฉ il tuo piede non inciampi in una pietraยป. Gesรน gli rispose: ยซSta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuoยป. Di nuovo il diavolo lo portรฒ sopra un monte altissimo e gli mostrรฒ tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: ยซTutte queste cose io ti darรฒ se, gettandoti ai miei piedi, mi adoreraiยป. Allora Gesรน gli rispose: ยซVร ttene, satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai cultoยป. Allora il diavolo lo lasciรฒ, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

Parola del Signore

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