โAllora Gesรน fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavoloโ
- Le tentazioni
Dopo aver letto in gruppo il brano del Vangelo di Matteo sulle tentazioni di Gesรน, lโeducatore (se necessario o possibile il sacerdote) spiega il senso della pericope evangelica, cercando di tenere come punto di riferimento lโintroduzione qui sopra proposta, sottolineando il significato di โprovaโ e โtentazioneโ, di โdesertoโ e di โsuperamentoโ della stessa.
Lโeducatore mostra ora ai giovani un cartellone che rappresenta il deserto (รจ facilmente realizzabile un effetto โsabbiaโ cospargendo il cartellone di colla vinilica diluita per poi spolverarvi sopra granelli di sabbia โo nel caso anche farina gialla-.) e elenca le condizioni tipiche del deserto: solitudine, prova, silenzio, fatica, essenzialitร โฆ Dopo di che chiede a giovani di pensare e scrive sul cartellone del deserto, una loro prova, una loro fatica concernente il loro essere credentiโฆ Si invita ognuno a narrare (non piรน di tre minuti a testa) un evento nel quale per loro โandare contro correnteโ non รจ assolutamente facile, nel quale la loro fede e i valori che da essa scaturiscono sono messi a dura prova.
Nella seconda parte dellโincontro si posso scegliere alcune situazioni e assieme e a tutto il gruppo indagare alla luce della Parola proclamata quale dovrebbe essere lโatteggiamento che piรน marcatamente dice una autenticitร cristiana.
- Diventare uomini di profonda interioritร : la parabola del deserto
Provochiamo i giovani con la lettura della testimonianza che segue. Dopo aver letto insieme il testo chiediamo loro di raccontare quale spazio occupa il deserto nella loro vita, che esperienza ne fanno e se riescono ad assumersi lโimpegno durante la quaresima di vivere unโesperienza simile.
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โLa ricerca sul ยซdesertoยป รจ affiorata come una esigenza improvvisa, espressa in intuizioni confuse, sollecitata da mille differenti segnali. Risuonava sommessa e incerta, quando veniva meditata con calma; ritornava prepotente e esigente, appena tentavo di rimuoverla.
Ho resistito a lungo. Mi frenava la paura del nuovo, le incertezze di chi incespica lungo il sentiero che percorre per la prima volta. E mi inquietava il sospetto di rimettere in primo piano problemi e prospettive che una spiritualitร della vita quotidiana cercava giustamente di ridimensionare.
Lโeco della voce del profeta mi รจ ritornata spesso, perรฒ, come uno di quei ritornelli che ti martellano dentro senza sapere il perchรฉ e che ti viene di canticchiare a mezza voce, senza speciali ragioni: ยซUn giorno, io, il Signore, riconquisterรฒ Israele, il mio popolo. Lo porterรฒ nel deserto e gli dirรฒ parole dโamore. Gli restituirรฒ le vigne che aveva e trasformerรฒ la valle della disgrazia in una porta di speranza. Lรฌ, mi risponderร come al tempo della sua giovinezza quando uscรฌ dallโEgittoยป (Os 2,16-17).
E se il deserto fosse davvero il luogo in cui Dio dice parole dโamore al suo popolo, anche oggi, in un tempo che sembra avvolto nel suo silenzio?
Ho cominciato cosรฌ a pensare al ยซdesertoยป, come ad una dimensione indispensabile anche per la spiritualitร della vita quotidiana.
Mi sono guardato dโattorno. E ho scoperto un panorama inquietante e affascinante.
Molti cristiani hanno amato e cercato il deserto.
Qualcuno lโha fatto proprio in termini fisici. Chi รจ stato in Terra Santa ha certamente visitato le ยซlaureยป del deserto di Giuda. Ti restano negli occhi, come uno squarcio abbagliante di luce.
Le ยซlaureยป sono grotte scavate nella roccia, rudimentali costruzioni arroccate su strapiombi. Lรฌ vivevano, in solitudine e in austeritร , i primi monaci nella storia della Chiesa. Anche oggi, รจ unโimpresa raggiungere quei posti, sprofondati tra le gole dei torrenti e le pietraie, lontani qualche ora di jeep dai centri abitati.
Questi uomini sceglievano il deserto come casa per confessare meglio che solo Dio รจ il Signore.
La loro esperienza non si รจ spenta nello scorrere del tempo. Qualcuno ha continuato lo stesso modello di vita; e abita oggi le stesse grotte, con la stessa passione e per la stessa causa.
Altri โ moltissimi altri โ si sono costruiti il deserto in casa nelle loro celle, trasformate in luoghi di silenzio e di vita dura. Monasteri e conventi punteggiano le nostre regioni, come piccoli frammenti di una grande pervasiva ricerca di deserto.
Non sono lโultimo resto di una gente strana, fuori dal tempo e dalla storia. Chi studia con serietร il cammino della nostra cultura รจ costretto a far strada sempre con qualcuno di questi uomini grandi. Rintanati nel deserto delle loro celle, hanno scritto la storia dellโEuropa.
Oggi, la loro presenza preziosa continua per la crescita in umanitร anche degli uomini distratti e affannati. Molti hanno sostituito agli strumenti con cui dissodavano le terre incolte e curavano gli infermi, le pagine di una produzione letteraria, pensosa e sapiente.
E non sono isolati. Un grande credente del nostro tempo ha gridato, un giorno non lontano, a mille giovani che ascoltavano affascinati la sua testimonianza: ยซQuando attraverso queste nostre cittร , convulse e dissacrate, ho bisogno di un giorno di deserto per poter tornare a pregareยป.
Il deserto continua a fiorire, perchรฉ ci sono dei cristiani che lo scelgono come loro dimora. Dove noi ci vediamo solo vuoto e tristezza, loro sperimentano gioia e compagnia.
Danno con i fatti ragione al profeta: ยซLรฌ farรฒ unโalleanza con gli animali feroci, con gli uccelli e con i rettili, perchรฉ non diano fastidio al mio popolo. Spezzerรฒ lโarco e la spada, eliminerรฒ la guerra da questa terra. Farรฒ vivere il mio popolo in pace. Israele, ti farรฒ mia sposa, e io sarรฒ giusto e fedele. Ti dimostrerรฒ il mio amore e la mia tenerezza. Sarai mia per sempreยป (Os 2,20-22).
Il panorama ci presenta anche aspetti inquietanti.
Noi, la gente della fretta, dellโazione e della comoditร a prova di tutto, abbiamo abbandonato il deserto. Ci fa paura: quello fisico, fatto di pietre, di sole e di sabbia, nelle lunghe distanze indecifrabili; e quello piccolo, piรน programmabile, ma continuo e ossessivo, del silenzio, dellโisolamento, della contemplazione.
Abbiamo cercato una vita cristiana senza deserto. Lโabbiamo fatto con mille ragioni e tanti pretesti. Volevamo riscattarla dai modelli antropologici e teologici ingiusti e disumani. Ma ci siamo, spesso, trovati lontani dal Signore, con gli altari pieni di idoli, costruiti con le nostre mani sapienti.
Volevamo essere piรน uomini, per essere davvero cristiani; e qualche volta ci siamo scoperti soltanto gente dagli ideali bassi, sedotta dalle nostre stesse cose, distratti e dissipati.
E cosรฌ la dimensione spirituale dellโesistenza รจ naufragata.
Mi mette in crisi invece la testimonianza di tanti cristiani, impegnati nella dura lotta per la liberazione dellโuomo, sulle frontiere dellโAmerica Latina. Hanno riscoperto il ยซdesertoยป senza abbandonare la lotta e lโimpegno. Lโhanno riscoperto come momento di libertร , di solitudine e di solidarietร , per vivere lโimpegno di liberazione da uomini spirituali. Ce lo ricorda, tra le tante voci, quella di un testimone qualificato: ยซIl pellegrinaggio avviene nella povertร e nelle privazioni imposte dalla terra inospitale che il popolo deve attraversare. Esso non si sposta portandosi sulle spalle la propria casa; ma va in cerca di una nuova abitazione. Lo assalgono i timori e si moltiplicano le minacce alla sua vita. Per questo si presenta ripetutamente la tentazione del ritorno, del passo indietro. (โฆ)
La marcia nel deserto รจ un andare continuo ed esigente. (โฆ) Nel deserto non esiste una pista tracciata in precedenza. Lรฌ, come nel mare, le tracce non si conoscono. Il cammino spirituale รจ libertร permanente e creatrice sotto la guida dello Spirito. La rotta รจ tracciata nella massima solitudine. La solitudine non รจ il ripiegamento egoista, รจ un fatto centrale di tutta lโesperienza di Dio: Dio ci parla nel deserto. La solitudine prepara la comunione, dispone con autenticitร ad essa. Senza lโesperienza della solitudine non cโรจ comunione, nรฉ unione con Dio, nรฉ vera condivisione con gli altriยปโ
(G. Gutiรฉrrez)
Per facilitare il confronto, suggeriamo, al termine di una lettura globale del brano, di formare tre gruppi e distribuire in ogni gruppo una delle tre parti evidenziate.
I giovani saranno invitati a rileggerlo e confrontarsi con quella provocazione.
Fonte: il sussidio alla Quaresima 2020 della Diocesi di Piacenza-Bobbio
Letture della Domenica
I DOMENICA DI QUARESIMA โ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA
Prima Lettura
La creazione dei progenitori e il loro peccato.
Dal libro della Gรจnesi
Gen 2,7-9; 3,1-7
Il Signore Dio plasmรฒ lโuomo con polvere del suolo e soffiรฒ nelle sue narici un alito di vita e lโuomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantรฒ un giardino in Eden, a oriente, e vi collocรฒ lโuomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e lโalbero della vita in mezzo al giardino e lโalbero della conoscenza del bene e del male. Il serpente era il piรน astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: ยซร vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di alcun albero del giardino?ยป. Rispose la donna al serpente: ยซDei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dellโalbero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morireteยป. Ma il serpente disse alla donna: ยซNon morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il maleยป. Allora la donna vide che lโalbero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiรฒ, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anchโegli ne mangiรฒ. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 50 (51)
R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietร di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquitร .
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
Sรฌ, le mie iniquitร io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che รจ male ai tuoi occhi, io lโho fatto. R.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode. R.
Seconda Lettura
Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 5,12-19
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, cosรฌ in tutti gli uomini si รจ propagata la morte, poichรฉ tutti hanno peccato. Fino alla Legge infatti cโera il peccato nel mondo e, anche se il peccato non puรฒ essere imputato quando manca la Legge, la morte regnรฒ da Adamo fino a Mosรจ anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale รจ figura di colui che doveva venire. Ma il dono di grazia non รจ come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di piรน la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesรน Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non รจ come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed รจ per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed รจ per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piรน quelli che ricevono lโabbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesรน Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si รจ riversata su tutti gli uomini la condanna, cosรฌ anche per lโopera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dร vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, cosรฌ anche per lโobbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti. Parola di Dio.
Forma breve:
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
5, 12.17-19
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, cosรฌ in tutti gli uomini si รจ propagata la morte, poichรฉ tutti hanno peccato. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piรน quelli che ricevono lโabbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesรน Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si รจ riversata su tutti gli uomini la condanna, cosรฌ anche per lโopera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dร vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, cosรฌ anche per lโobbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
Parola di Dio
Vangelo
Gesรน digiuna per quaranta giorni nel deserto ed รจ tentato.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4, 1-11
In quel tempo, Gesรน fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinรฒ e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, diโ che queste pietre diventino paneยป. Ma egli rispose: ยซSta scritto: Non di solo pane vivrร lโuomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dioยป. Allora il diavolo lo portรฒ nella cittร santa, lo pose sul punto piรน alto del tempio e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, gรจttati giรน; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darร ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perchรฉ il tuo piede non inciampi in una pietraยป. Gesรน gli rispose: ยซSta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuoยป. Di nuovo il diavolo lo portรฒ sopra un monte altissimo e gli mostrรฒ tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: ยซTutte queste cose io ti darรฒ se, gettandoti ai miei piedi, mi adoreraiยป. Allora Gesรน gli rispose: ยซVร ttene, satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai cultoยป. Allora il diavolo lo lasciรฒ, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Parola del Signore