Iniziamo il tempo di Quaresima con il Vangelo delle tentazioni di Gesù. Questo anno liturgico, che è dedicato alle letture del ciclo battesimale, mette al centro la caratteristica fondamentale di ogni cristiano: saper discernere, perché ognuno di noi deve affrontare le tentazioni.
Nel combattimento di Gesù contro il demonio possiamo ritrovare il nostro combattimento quotidiano: anche noi siamo chiamati ad affrontare come Cristo le tentazioni e, per vincerle, abbiamo bisogno di saper riconoscere da dove proviene la voce interna che ci parla.
Il discernimento è fondamentale, perché nella vita di fede non si tratta tanto di osservare regole o precetti, ma di essere capaci di dialogare con Dio, per poter riconoscere la Sua voce e non ascoltare quella che non ci appartiene, quella fatta di pensieri apparentemente belli, inviti e lusinghe che ci sussurra l’accusatore, il nostro nemico, ma che hanno un solo intento: allontanarci dal Signore.
“Se tu sei Figlio di Dio…”, quante volte ci sussurra una voce all’orecchio pensieri malevoli, verso il Signore o contro il prossimo: “ma tu come puoi permettere che ti trattino così? Come puoi perdere questa occasione per essere felice…non vedi che sei limitato?”.
Pensare male di Dio: questa è l’origine di tutte le tentazioni. Gesù le respinge con decisione, mostrando anche a noi la via della Salvezza. Impariamo come Lui a non dubitare mai dell’amore di Dio e ripetiamo all’ingannatore, al menzognero: il Signore è buonissimo, “Solo in Dio trova riposo l’anima mia; da Lui proviene la mia salvezza” (Salmo 62,1).
Che l’inizio di questa Quaresima ci aiuti a saper combattere, con forza, sostenuti e difesi da Gesù. E allora anche a noi verranno gli Angeli e ci serviranno.