Commento al Vangelo di domenica 1 Luglio 2018 – don Marino gobbin

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DALLA VITA ALLA MORTE, DALLA MORTE ALLA VITA

Se la parola di Dio deve rispondere ai problemi piรน assillanti, alle ansie piรน profonde dellโ€™uomo, deve dirci qualcosa di sicuro, di definitivo, su queste due realtร , cosรฌ intimamente saldate fra loro, che si chiamano la โ€œvitaโ€ e la โ€œmorteโ€, realtร  che toccano tutti gli uomini, costituendo quello che il Concilio chiama โ€œlโ€™enigma della condizione umanaโ€ (Gaudium et Spes, 18).

Una risposta per risolvere questo enigma ce la offre, insieme a tante altre pagine della Bibbia, la parola di Dio che abbiamo ascoltato nella 1ยช lettura e nel Vangelo.

Dalla vita alla morte

Marco ci presenta Gesรน accanto a due inferme. Di una non dice lโ€™etร , ma solo la lunga durata della malattia che lโ€™affliggeva da dodici anni, senza che le cure, molto costose, le avessero portato giovamento, che anzi continuava a peggiorare. Se la sua vita fosse in pericolo, lo sapranno forse dire i medici: lโ€™uomo della strada cerca di curarsi quandโ€™รจ malato non solo perchรฉ la malattia per lo piรน lo fa soffrire, ma anche perchรฉ ci vede in qualche modo una minaccia alla vita, sempre esposta a pericoli. Quanto alla fanciulla dodicenne, il padre aveva ragione di dire: โ€œLa mia figlioletta รจ agli estremiโ€, se, prima che finisse di parlare, vennero da casa a dargli la dolorosa notizia: โ€œTua figlia รจ mortaโ€.

La vita รจ un cammino verso la morte. Lโ€™autore del libro della Sapienza lo costata e si domanda il perchรฉ. Lโ€™uomo non puรฒ prendere atto con indifferenza di questo fatto, come osserva il Concilio: โ€œNon solo si affligge, lโ€™uomo, al pensiero dellโ€™avvicinarsi del dolore e della dissoluzione del corpo, ma anche, ed anzi piรน ancora, per il timore che tutto finisca per sempreโ€ (Gaudium et Spes, 18). Lโ€™affermazione che segue poco dopo, che lโ€™uomo sarebbe stato esentato dalla morte corporale se non avesse peccato, รจ suggerita anche dal passo che ora รจ stato letto: โ€œDio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per lโ€™esistenza… Dio ha creato lโ€™uomo per lโ€™immortalitร โ€.

Perchรฉ dunque la morte? โ€œLa morte รจ entrata nel mondo per invidia del diavoloโ€. Paolo spiegherร : โ€œA causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e con il peccato la morteโ€ (Rm 5,12); โ€œIl salario del peccato รจ la morteโ€ (Rm 6,23); โ€œIl pungiglione della morte รจ il peccatoโ€ (1 Cor 15,56).

La morte, per lo piรน preceduta da sofferenze fisiche e morali in chi la subisce, รจ motivo di dolore per chi ne vede colpita la persona che ama. Anche se nel trambusto della gente che piangeva e urlava nella casa della fanciulla morta doveva esserci una buona dose di folclore, รจ certo che morte e dolore si richiamano.

Una fanciulla di dodici anni! Sarร  bene che ci pensiamo: la morte puรฒ sopravvenire a ogni momento, a ciascuno di noi, a me. Se la medicina ha compiuto progressi sbalorditivi nella lotta contro la morte, non lโ€™ha eliminata; anzi nuove insidie, connesse col โ€œprogressoโ€, attentano ogni giorno alla nostra vita.

Dalla morte alla vita

โ€œDio ha creato lโ€™uomo per lโ€™immortalitร โ€. Il disegno di Dio sarร  frustrato irrimediabilmente dallโ€™โ€œinvidia del diavoloโ€? Ascoltiamo ancora il Concilio: โ€œLโ€™istinto del cuore lo fa giudicare rettamente, quando aborrisce e respinge lโ€™idea di una totale rovina e di un annientamento definitivo della sua persona. Il germe dellโ€™eternitร  che porta in sรฉ, irriducibile comโ€™รจ alla sola materia, insorge contro la morteโ€. Dโ€™altra parte, solo un cieco orgoglio potrebbe indurre lโ€™uomo a pensare di poter liberarsi da sรฉ dal dominio della morte: โ€œTutti i tentativi della tecnica, per quanto utilissimi, non riescono a calmare le ansietร  dellโ€™uomo: il prolungamento della longevitร  biologica non puรฒ soddisfare quel desiderio di vita ulteriore che sta dentro invincibile nel suo cuoreโ€ (Gaudium et Spes, 18). La risposta ci viene da Gesรน, nella maniera piรน semplice e inattesa: โ€œLa bambina non รจ morta, ma dorme… Presa la mano della bambina, le disse: โ€œTalitร  kumโ€, che significa: โ€œFanciulla, io ti dico, alzati!โ€โ€. E la fanciulla, โ€œsubitoโ€ passa dalla morte alla vita.

Cosรฌ, a Nain, col giovane figlio della vedova che viene portato alla sepoltura; cosรฌ, a Betania, con lโ€™amico Lazzaro, sepolto da quattro giorni; cosรฌ โ€“ e questa sarร  la vittoria definitiva sulla morte โ€“ quando Gesรน stesso risorgerร , โ€œprimizia di coloro che sono mortiโ€ per darci la garanzia che, โ€œcome tutti muoiono in Adamo, cosรฌ tutti riceveranno la vita in Cristoโ€ (1 Cor 15,20.22).

Ci crediamo? Cioรจ, crediamo alla parola di Dio, che proclama nei termini piรน aperti lโ€™immortalitร  e la risurrezione? Molti, anche tra quelli che si professano cristiani, preferiscono mettere fra parentesi la vita futura, il giudizio, il paradiso, il purgatorio, lโ€™inferno. Ma con che diritto ci faremo noi giudici del Vangelo, prendendo quello che รจ conforme alle nostre vedute e respingendo o lasciando da parte quello che non ci garba?

Che fare della nostra vita?

โ€œOrdinรฒ di darle da mangiareโ€. Perchรฉ la vita miracolosamente restituita doveva essere alimentata e crescere; perchรฉ anche lโ€™innocente fanciulla aveva una missione da compiere negli anni, verosimilmente molti, che lโ€™attendevano.

S. Paolo, dopo aver indugiato nel dimostrare e illustrare la risurrezione di Cristo e nostra, conclude: โ€œPerciรฒ, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nellโ€™opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non รจ vana nel Signoreโ€ (1 Cor 15,58).

Non si tratta di attendere passivamente il futuro, ma di impegnarci fino in fondo nel compito che ci attende al presente. Le circostanze suggeriscono allโ€™apostolo di esortare la comunitร  di Corinto a dare generosamente per quella di Gerusalemme, duramente provata dalla carestia. Lโ€™argomento piรน forte egli lo desume dallโ€™esempio di Cristo: โ€œDa ricco che era, si รจ fatto povero per voi, perchรฉ voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertร โ€. S. Girolamo ne trae una conseguenza sempre attuale: โ€œIl Signore si dice povero e mendico (cita il Sal 108,17): e chi vorrร  vantarsi delle sue ricchezze? Avete motivo di consolarvi, o poveri: anche il Signore รจ povero con voiโ€.
Ma qui Paolo ha un altro intento: stimolare i Corinzi a dare, come ha dato Cristo, fino a โ€œfare uguaglianzaโ€. Il programma รจ ambizioso: non dare qualche briciola, ma mirare a raggiungere lโ€™uguaglianza.

Come i primi cristiani: โ€œStavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietร  e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascunoโ€ (At 2,44-45). Utopia? Sia almeno un motivo di esame di coscienza, un incitamento, uno stimolo. Preparandoci alla liturgia eucaristica, possiamo far nostro lโ€™augurio e la preghiera di s. Girolamo: โ€œโ€œLa fanciulla si alzรฒโ€. Che Gesรน voglia toccare anche noi, e subito ci metteremo a camminare. Anche se siamo paralitici, gravati di colpe e non possiamo camminare, anche se siamo coricati nel letto dei nostri peccati e del nostro corpo, se Gesรน ci toccherร  subito saremo guariti… Ti prego, Signore, tocca anche noi con la tua mano, rialzaci dal letto dei nostri peccati, e comanda che ci si dia da mangiare. Finchรฉ siamo nel letto, non possiamo mangiare: se non siamo in piedi, non possiamo ricevere il corpo di Cristoโ€.

Fonte

Tratto da โ€œOmelie per un anno 1 e 2 โ€“ Anno Aโ€ โ€“ a cura di M. Gobbin – LDC

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XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

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Mc 5, 21-432
Dal Vangelo secondoย Marco

21Essendo Gesรน passato di nuovo in barca allโ€™altra riva, gli si radunรฒ attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. 22E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giร iro, il quale, come lo vide, gli si gettรฒ ai piedi 23e lo supplicรฒ con insistenza: ยซLa mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perchรฉ sia salvata e vivaยป. 24Andรฒ con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
25Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni 26e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, 27udito parlare di Gesรน, venne tra la folla e da dietro toccรฒ il suo mantello. 28Diceva infatti: ยซSe riuscirรฒ anche solo a toccare le sue vesti, sarรฒ salvataยป. 29E subito le si fermรฒ il flusso di sangue e sentรฌ nel suo corpo che era guarita dal male.
30E subito Gesรน, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltรฒ alla folla dicendo: ยซChi ha toccato le mie vesti?ยป. 31I suoi discepoli gli dissero: ยซTu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: โ€œChi mi ha toccato?โ€ยป. 32Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. 33E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciรฒ che le era accaduto, venne, gli si gettรฒ davanti e gli disse tutta la veritร . 34Ed egli le disse: ยซFiglia, la tua fede ti ha salvata. Vaโ€™ in pace e sii guarita dal tuo maleยป.
35Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: ยซTua figlia รจ morta. Perchรฉ disturbi ancora il Maestro?ยป. 36Ma Gesรน, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: ยซNon temere, soltanto abbi fede!ยป. 37E non permise a nessuno di seguirlo, fuorchรฉ a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. 39Entrato, disse loro: ยซPerchรฉ vi agitate e piangete? La bambina non รจ morta, ma dormeยป. 40E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sรฉ il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrรฒ dove era la bambina. 41Prese la mano della bambina e le disse: ยซTalitร  kumยป, che significa: ยซFanciulla, io ti dico: ร lzati!ยป. 42E subito la fanciulla si alzรฒ e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. 43E raccomandรฒ loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 17 – 23 Giugno 2018
  • Tempo Ordinario XI
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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