Commento al Vangelo di domenica 1 Dicembre 2019 per bambini/ragazzi – Sr. Mariangela Tassielli

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Il Vangelo, questa volta, incute un certo timore… ha un che di minaccioso. I giorni di Noè che vengono citati non furono giorni di salvezza… non per tutti almeno. In molti – si narra – mangiano, bevono, prendono moglie. La loro vita scorre ruotando attorno ai loro bisogni e, dice il Vangelo, «non si accorsero di nulla». Di cosa poi si sarebbero dovuti accorgere?
Dall’altra parte c’è Noè che ha certamente moglie, figli, e come tutti gli altri mangerà e berrà. Quindi apparentemente niente di diverso… ma Noè si accorge dell’appello di Dio e risponde. Ascolta, vede e fa le sue scelte di adesione a Colui che chiama e spinge a uscire da se stessi e dal proprio piccolo mondo.

Ecco, forse sarà così… forse è così! La venuta di Dio tra noi è una chiamata a uscire dal nostro mondo; è un invito ad accorgerci di ciò che accade oltre noi; è un appello ad aprirci, ad abbattere le corazze per accogliere il dono. Quale? Essenzialmente uno: il donarsi di Dio. Il farsi di Dio a noi vicino.

E allora no, il Vangelo non è minaccioso, ma semplicemente onesto: ci mette sul chi va là. Ci dice onestamente quale sia l’atteggiamento migliore per accorgersi della presenza di Dio, del suo entrare nella nostra storia. Il punto non è sapere il giorno. Non è conoscere il dono. Ciò che conta è vivere in funzione di quel giorno, in forza di quel dono, in vista di quell’incontro.

Ogni vita per avere un senso ha bisogno di un orientamento: il credente sceglie di avere in Dio il suo senso, la sua meta, il suo orientamento. E non per vivere semplicemente proiettati verso l’aldilà, ma per accogliere il passaggio di Dio qui e ora; per rispondere a lui oggi, per fargli spazio in questo nostro mondo. Accettando di non conoscere… né il come né il quando. Vegliare, attendere, essere pronti: questo conta.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Siamo pronti, Signore, vieni!

Siamo pronti, Signore Gesù:
lampade accese e olio di scorta,
pronti per vegliare nella notte
e attendere la tua venuta;
pronti ad accorgerci dei raggi di salvezza
che attraverseranno la nostra vita;
pronti a scattare verso di te
per accogliere l’immenso dono.
Siamo pronti, Signore, anche se stanchi.
Pronti, anche se provati dalla lunga notte.
Pronti, anche se delusi e disorientati.
Vieni, Signore Gesù, sorgente di speranza!
Amen.

Altre immagini di Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com

Letture della
I DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.Dal libro del profeta Isaìa

Is 2,1-5

Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.

Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».

Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.

Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.

Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.

Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 121 (122)

R. Andiamo con gioia incontro al Signore.

Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! R.

È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. R.

Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi. R.

Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene. R.

Seconda Lettura

La nostra salvezza è più vicina.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Rm 13,11-14a

Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.

La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.

Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.

Dal Vangelo secondo Matteo
(Mt 24,37-44)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.

Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore