Commento al Vangelo del giorno di mercoledì 15 agosto 2018 – Paolo Curtaz

Nel cuore dell’estate, come ogni anno, celebriamo la solennità dell’Assunzione di Maria. Non poteva conoscere la corruzione della morte colei che aveva generato il Dio della vita!

Il vangelo parla con molta discrezione di Maria, la madre. I discepoli, da subito, hanno avvertito quale ricchezza d’anima racchiudesse la discreta madre di Gesù.

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Coinvolta solo dopo la resurrezione di Cristo, praticamente assente e ai margini durante la sua vita pubblica, la troviamo presente sotto la croce e nella preghiera del Cenacolo. Eppure tanto di quello che sappiamo su Gesù, specie nella prima parte della sua vita, lo dobbiamo proprio a lei.

E da subito, nelle comunità cristiane, ci si è affidati alla sua esperienza di fede, al suo cammino per certi versi straordinario ma per molti altri così simile al nostro. Perciò Maria è diventata la madre dei discepoli, l’esempio vivente di come accogliere la parola e lasciarla crescere in noi, la madre della fede e dei credenti.

Oggi celebriamo l’ultima fase della sua vita: l’assunzione in cielo del suo corpo e della sua anima. In altre parole noi crediamo con i cristiani del passato che Maria è stata la prima a risorgere, la prima a seguire il Figlio.

La capo-cordata come si dice dalle mie parti, in montagna, la guida che ci porta alla vetta. Non per niente oggi è anche la festa delle guide alpine!

Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog

Vangelo 

Lc 1, 39-56
Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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