Meglio chiarire subito: il sale non può perdere il suo sapore. Ne ho avuto conferma qualche tempo fa, insieme al responsabile di una delle più grandi saline in Europa, in Puglia.
Bene, fantastico. Ma, allora, Gesù cosa sta dicendo? Cosa intende? Forse dobbiamo capire in maniera diversa questa frase di Gesù, la prima pronunciata dopo le beatitudini.
Come se Gesù dicesse: se davvero hai accolto in te le beatitudini, se le hai lasciate cambiare la tua vita, la tua prospettiva, se hai preso sul serio queste parole, allora, fidati, non riuscirai più a tornare indietro. Il vangelo segna, brucia, incide a fuoco nel tuo cuore.
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Se davvero hai conosciuto il Signore, se davvero hai assaporato il valore del Regno, nulla più riuscirà a sostituirlo, nel tuo cuore. No, il sale non può perdere il suo sapore. Se il Vangelo ha “salato” la nostra vita, nulla mai potrà cambiare il nostro orizzonte.
Allora meglio mettere in alto la fiamma della fede, perché illumini gli altri. Che la pagina delle beatitudini risplenda nella nostra vita, nelle nostre scelte, perché faccia luce a tutti coloro che oggi incontreremo che possano vedere, nei nostri gesti, un riflesso del Vangelo.
Paolo Curtaz – qui il commento nel suo blog
Vangelo
Mt 5, 13-16
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.