Il commento al Vangelo del giorno a cura di Paolo Curtaz โ€“ 12 settembre 2016

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In quel tempo, Gesรน, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrรฒ in Cafร rnao.
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione lโ€™aveva molto caro. Perciรฒ, avendo udito parlare di Gesรน, gli mandรฒ alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesรน, lo supplicavano con insistenza: ยซEgli merita che tu gli conceda quello che chiede โ€“ dicevano โ€“, perchรฉ ama il nostro popolo ed รจ stato lui a costruirci la sinagogaยป.
Gesรน si incamminรฒ con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandรฒ alcuni amici a dirgli: ยซSignore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma diโ€™ una parola e il mio servo sarร  guarito. Anchโ€™io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: โ€œVaโ€™!โ€, ed egli va; e a un altro: โ€œVieni!โ€, ed egli viene; e al mio servo: โ€œFaโ€™ questo!โ€, ed egli lo faยป.
Allโ€™udire questo, Gesรน lo ammirรฒ e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: ยซIo vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede cosรฌ grande!ยป. E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.
Luca 7,1-10

รˆ tutto un gioco di cortesie il rapporto fra il centurione e gli ebrei, e fra Gesรน e il centurione. รˆ un uomo buono, non solo ha collaborato al finanziamento della sinagoga, ma prende a cuore le sorti di un suo subalterno, disturbando addirittura lโ€™ospite di Pietro.

รˆ un uomo buono e pieno di fede: non ha bisogno della presenza del Rabbรฌ, gli basta una parola cosรฌ come egli, con una parola, riesce a comandare ai suoi subalterni senza preoccuparsi di verificare lโ€™esecuzione dellโ€™ordine. Si stupisce, il Signore, sorride alla fede cristallina di questo pagano simpatizzante per lโ€™ebraismo. Comโ€™รจ bello stupire il Signore con la nostra fede!

Comโ€™รจ bello pensare che egli possa commuoversi davanti ai nostri gesti pieni di fiducia e di abbandono! E comโ€™รจ bello sapere che questi gesti di fede non provengono necessariamente dai credenti, dai devoti, ma anche da chi, come il centurione, รจ ai margini della religiositร .

Dio sa vedere la fede non solo nei suoi figli e si sa stupire di chi, pur non avendolo conosciuto, pur conducendo una vita difforme dai precetti del vangelo, pone dei gesti di fede cristallina come, ahimรจ, noi discepoli a volte non sappiamo porre.

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