In quel tempo, Gesù continuava a parlare, insegnando nel tempio: «Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide? Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo: Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi. Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?». E la numerosa folla lo ascoltava volentieri. Mc 12, 35-37
Commento al Vangelo
[ads2]Per credere a Gesù ci vuole autenticità di vita. Chiamare le cose con il proprio nome. A partire da sé stessi. Davide chiama Dio Signore, perché solo Gesù può chiamarlo Padre. Ma c’è di più. Davide riuscì a unificare una nazione. Ma questa sua vittoria, come tutte le cose umane, ebbe limiti ed una conclusione. Gesù, invece, Amore incarnato, donandosi per la nostra salvezza, ha ottenuto che tutta l’umanità potesse chiamare Dio Padre e potesse ricevere per adozione, la vita che Egli vive di diritto nella Trinità.
Poesia
Quando interroghi.
Quando insegni.
Quando chiedi. Dove sta scritto?
Io taccio.
E ascolto.
Ascolto il silenzio delle risposte.
Ascolto l’amore, la gioia, degli sguardi su di te.
E mi dico che sei Signore alla destra del Signore.
E mi dico che sei Signore, qui, nel tempio, davanti a me.
E sei arrivato a me, di carne in carne.
Stirpe di Dio.
Stirpe di Davide.
Le scritture.
La parola di Dio.
Nella tua bocca si fanno carne.
Si fanno luce.
Lo spirito santo mi muove.
Mi anima.
Mi incanta.
Sono qui, ai tuoi piedi, ma per adorarti, per contemplarti, amore mio.
Sei tu il Cristo.
Il mio signore.
Il mio re.
Seduto accanto al Signore.
Con i nemici sotto i piedi.
E Davide tuo servo.
E la folla che ti ascolta volentieri.
E io che non riesco a staccare neanche lo sguardo da te.
Infiammata.
Come Davide.
Come tutti.
Qui, da te.
Qui, per te.
Qui, con te.
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don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.
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Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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