Commento al Vangelo del giorno – 6 luglio 2018 – don Mauro Leonardi

Chi riceve la grazia di un incontro autentico con Gesù, non può rimanere seduto, ai margini della propria vita, schiavo delle ricchezze, delle idee, delle abitudini: chi incontra Gesù, lo segue e si mette in cammino. A Gesù non importa se in questo itinerario ci saranno momenti di fragilità e caduta: l’importante è il desiderio di seguirlo, di metterlo al centro della propria esistenza, di affidarsi a Lui come testimone e latore della Misericordia infinita del Padre

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Poesia

Come un medico entra nella casa del malato.
Tu entri nella mia.

Come un medico si siede al capezzale del malato.
Tu ti siedi alla mia tavola.

Come un medico tocca, guarda, conosce, ascolta, parla.
Tu dividi il pane, il cibo, il vino, l’acqua, ascolti, parli, mi guardi, mi stai gomito a gomito e mangi con me.

Come un medico dice al malato di seguire le sue indicazioni per vivere.
Tu dici a me di seguire te per guarire e vivere.
Tu sei venuto per me.
E l’unico senso del male che sento e che mi abita. È che tu possa venire e sentirlo con me e abitarmi.
Tu.
Solo tu.
Per me.

A chi si stupisce.
A chi si accanisce.
Io dico.
Pazzi!
Venite a tavola con noi.
A mangiare la vita.
A toccare la vita.
Ogni fame verrà saziata.
Ogni malattia verrà sanata.
Intorno a un tavolo.
Nella nostra casa con lui.

Non dovete portare nulla da offrire.
Questa è la tavola, l’altare dei miseri.
Si viene a riempirci il cuore.
A sfamare la vita.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 9, 9-13
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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