In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui…».Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao. Gv 6, 52-59
Commento al Vangelo
Gesù, con il discorso del pane del cielo, mette al centro del suo insegnamento il mistero dell’Incarnazione, cioè dell’unione di umanità e divinità nella sua stessa persona. Tale inscindibile connubio fa sì che Egli partecipi pienamente della Vita del Padre e questa vita custodita nella carne umana, viene partecipata per adozione, a tutti noi. Così l’intimità del Padre nel Figlio e del Figlio con il Padre, viene comunicata a tutti quelli che vivono con fede l’Eucarestia.
Poesia
È inutile discuterne, cercare di capire.
Carne e sangue.
Mangiare e bere.
Mangiare di te, bere di te.
Ripetuto. Ripetuto. Ad ogni frase.
Inutile discuterne, cercare di capire.
Solo ascoltare. Ascoltare.
Solo mangiare. Mangiarti.
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don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.
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Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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“Una donna del vangelo” è anche sul network Papaboys