Di nuovo una sinagoga, di nuovo un insegnamento. Ma l’esito, questa volta, è radicalmente diverso. La folla è stupita dell’insegnamento di Gesù, certo, ma questa volta in maniera positiva.
Non si ferma davanti al fatto che a parlare non sia un rabbino famoso venuto dalla capitale ma un falegname di Nazareth. Non si scandalizza dal fatto che chi parla è cresciuto fra i vicoli polverosi della propria città, come invece era accaduto nel suo paese d’origine.
Nessun filtro, nessun pregiudizio, nessun limite. Un cuore aperto che sa ascoltare e stupirsi della novità: un insegnamento mai udito. E questo insegnamento autorevole suscita la fede e caccia i demoni. Demoni che abitano anche il cuore del credente e del devoto, che entra nella sinagoga a pregare, che partecipa alle funzioni… Così per noi: quante volte non ascoltiamo una predica perché il tono del prete è noioso e rifiutiamo un consiglio datoci da una persona poca coerente!
Se ostacoliamo lo Spirito che passa anche attraverso piccoli e inadeguati strumenti, non vivremo mai l’esperienza di essere liberati dalla potenza della Parola…
VANGELO DEL GIORNO
Lc 4, 31-37
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.