Commento al Vangelo del giorno – 4 Ottobre 2018 – Paolo Curtaz

Animo, italiani! Oggi ci ricordiamo che la nostra è una terra di grandi santi che hanno segnato la storia (e non solo della Chiesa!) fra cui frate Francesco poverello.

I fratelli ortodossi lo chiamano “il somigliantissimo” a Cristo.

La santità di Francesco ancora affascina e chiama a sé migliaia di uomini e donne che vogliono seguire il vangelo come è riuscito a fare il poverello di Assisi. La sua storia, così lontana da noi nel tempo, riesce a far vibrare i cuori per la sua assoluta radicalità, la sua struggente ingenuità, la sua passione.

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Francesco vive in un tempo arrogante come il nostro, violento e superficiale, zeppo di cristiani che vivono il vangelo solo esteriormente, senza permettere allo stesso vangelo di cambiare le loro scelte.

Anche Francesco vive così, come ogni giovane del suo tempo con qualche sogno di gloria e di fama. Sarà proprio la guerra e la prigionia a Perugia a cambiare il suo cuore e a portarlo all’essenziale Francesco decide di accogliere il vangelo sine glossa, senza interpretazioni e compie gesti di una tale radicalità che viene preso per pazzo e guardato con sospetto (per anni!) anche dalla Chiesa imbarazzata allora dai nascenti movimenti pauperistici eretici.

E Francesco invece, nella sua disarmante e disarmata fedeltà al vangelo, diventerà strumento prezioso nelle mani dello Spirito per condurre gli uomini a Dio… che bello!

Fonte

VANGELO DEL GIORNO

Mt 11, 25-30
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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