Commento al Vangelo del giorno – 4 Agosto 2018 – don Mauro Leonardi

Anche un assassino come Erode può arrivare a credere in una resurrezione: non è questa la fonte della salvezza. Ciò che ci salva, infatti, non è “una resurrezione, ma il Risorto”: Gesù Cristo vissuto, morto e risorto per noi. Persino un assassino come Erode può arrivare ad intuire la verità e a poter provare ammirazione per un profeta come Giovanni Battista. Ma il desiderio di potere, l’orgoglio , la lussuria, lo terranno sempre avvinto alla catene che gli impediscono di vedere in un Uomo, Gesù, l’espressione più alta della verità.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 14, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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