In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.» La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia». Gv 16, 20-23a
Commento al Vangelo
In queste parole di Gesù vediamo adombrata la visione della donna partoriente dell’Apocalisse: non un’immagine minacciosa da “fine dei tempi” ma un’immagine in cui la morte ed il dolore non hanno mai l’ultima parola e in cui anche la sofferenza non è mai fine a sé stessa ma è strada d’amore e donazione.
Poesia
Quante parole.
Quante parole che dici.
Sono tante.
Sono tutte verità.
Mi ci immergo.
Mi lascio inondare dalle tue parole.
Dalla verità.
Le mie lacrime si confondono tra il pianto e la gioia.
Le mie lacrime attendono te.
Per trasformarsi.
Per farsi sorriso.
Al momento del parto.
Il corpo preme.
Si indurisce.
Si inarca.
Spinge.
Si ferma.
Ansima.
Ricomincia.
Grida.
Piange.
Non c’è sollievo.
Il dolore incalza.
La vita avanza.
E sembra sfondare tutto.
E sembra la morte.
E invece è la vita.
E le lacrime si trasformano.
E dal dolore alla gioia.
Il passaggio è breve.
Anche se sembra non finire mai.
E così è con te.
Tornerai.
Arriverai.
E sarà gioia.
E rimarrò muta di domande.
Perché sei tu la risposta alla mia vita.
Sei tu la mia vita.
Ma ora sembra tutto così lontano.
Tu sembri così lontano.
Cosa devo fare amore mio?
Cosa devo fare?
Un po’ capisco.
Un po’ non capisco.
Sono tutta pianto e dolore.
Sono piena di domande dubbi e paure.
Non vedo l’ora di vederti.
Non vedo l’ora che torni.
Il mio cuore si aprirà e sarà gioia.
La mia bocca si chiuderà e sarò muta di domande e vorrò solo guardarti.
Solo guardarti.
Solo gioia.
E nessuno potrà mai più portarmi via nulla.
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don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.
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Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
“Una donna del vangelo” è anche sul network Papaboys