In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire». Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia». Gv 16, 16-20
Commento al Vangelo
In una società dove pare necessario apparire per esistere, Gesù ci viene a ricordare che la dignità della vita è l’autenticità della stessa, senza bisogno di proclami e azioni straordinarie: lui stesso è stato uomo e Dio nei suoi trent’anni anni di attività quotidiana ed anonima e da quei trent’anni prendono linfa e vita i suoi tre anni di vita pubblica.
Poesia
Aspettare.
Aspettare senza di te. La cosa più difficile.
Hai detto solo poco poco tempo.
Hai detto che ci rivedremo tra poco poco.
Hai detto che il mio dolore diventerà gioia.
E allora aspetto.
Aspetto che passa il tempo.
Però fai presto.
[box type=”info” align=”” class=”” width=””]
don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.
[/box]
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
“Una donna del vangelo” è anche sul network Papaboys