Commento al Vangelo del giorno – 22 Agosto 2018 – don Mauro Leonardi

Se ieri Gesù insegnava come la spoliazione di sé sia la via per seguire la perfezione dell’amore che Dio ci mostra e ci insegna, oggi la Chiesa ci offre Maria come primizia e modello di tale perfezione: di abbandono alla volontà del Padre per farsi strumento di salvezza e gioia per il mondo intero

Poesia

Fai tutto tu

Maria la tua verginità illumina il mio corpo usato.
La tua gioia rallegra le mie notti, il tuo amen cancella i miei no.
L’ombra che ti copre illumina la mia vita.
Tu accogli il mio signore, generi il mio Gesù, sei la madre del mio amore
Ricordami che nulla è impossibile a Dio.
Ricordami la tua potenza.
Ricordami la mia fragilità, debolezza.
Ricordami che sei il mio signore.
Piccola in te che sei grande.
Fragile in te che sei onnipotente.
Serva di te, mio signore.
E poi vieni, entra, copri le mie paure.
Io, sai, sono tutta da fare.
Non sono sposa di un uomo.
Non sono donna di un uomo.
Sono tutta da fare.
Fai tutto tu.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mt 20, 1-16
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”.
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.
Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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