In quel tempo, Gesù entrò in una casa e si radunò di nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere cibo. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; poiché dicevano: «E’ fuori di sé». Marco 3,20-21
Commento al Vangelo
Stare con Gesù significa non avere casa. Anche quando Gesù cerca custodia, è sempre esposto: allo sguardo e al cuore della gente, come uno che è sempre e continuamente spogliato e consumato. Questa povertà è scandalosa ed è l’essenza della Croce: ma proprio questa nudità, questo perdersi fino alla totale consunzione, è il principio della fecondità dell’Amore di Cristo, perché nasce dalla Gratuità del Padre e dall’azione dello Spirito che in Lui trova un volto, uno sguardo, delle mani sempre tese a guarire, sorreggere, consolare, fino ad elevarci ad una perfetta comunione col Padre nella vita eterna che Lui stesso ci ha donato.
Poesia
Non hai più spazio.
Tutti ti assediano.
Non hai più tempo.
Tutti vogliono qualcosa da te subito.
Non hai più casa.
È come una piazza invasa di folla.
Non hai più pause.
Non puoi neanche mangiare.
Non hai più i tuoi.
Pensano tu sia fuori di te.
Sei come nudo di fronte alla tua vita.
Di fronte a Dio.
Sei tu e la tua vocazione.
Solo in mezzo alla folla.
Ma con Dio.
Sei Dio.
Vengo a prenderTi.
Ma per stare io con Te.
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don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.
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Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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“Una donna del vangelo” è anche sul network Papaboys