Immagine dellโumanitร che non riconosce il proprio Creatore, il proprio limite, questa tragica parabola รจ la sintesi della storia fra Dio e Israele, fra Dio e lโumanitร . Lโuomo non riconosce il suo Creatore, si sostituisce a lui: ecco il peccato di fondo, la tragica fragilitร dellโuomo, credere di essere autosufficiente, senza dover rendere conto, misconoscere il proprio limite.
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Ancora oggi accade cosรฌ, in questi deliranti tempi in cui, invece di riconoscere la propria origine e la propria dignitร , lโumanitร pensa a come fregare colui a cui appartiene, nega lโevidenza della propria creaturalitร , si perde nel delirio di onnipotenza di chi crede di poter manipolare lโorigine della vita, il cosmo, la natura. Mi commuove questo Dio onnipotente fermato dal nostro rifiuto, come un amante scosso, un genitore ferito, un amico che si scopre improvvisamente tradito.
Questo Dio sconsiderato rischia la vita del figlio, pensando, cosรฌ facendo, di suscitare rispetto nellโuomo, se non giustizia. E invece no, anche questo gesto รจ stravolto, incompreso. Che fare? Gesรน non sa piรน cosa dire, aspetta una risposta dagli affittavoli che, ingenuamente, nellโottusitร del loro cuore, non capiscono che proprio di loro che si sta parlando.
Quando verrร dunque il padrone della vigna, che cosa farร a quei contadini?ยป.
Gli risposero: ยซQuei malvagi, li farร morire miseramente e darร in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempoยป.
E Gesรน disse loro: ยซNon avete mai letto nelle Scritture:
โLa pietra che i costruttori hanno scartato
รจ diventata la pietra dโangolo;
questo รจ stato fatto dal Signore
ed รจ una meraviglia ai nostri occhiโ?
Perciรฒ io vi dico: a voi sarร tolto il regno di Dio e sarร dato a un popolo che ne produca i fruttiยป.
Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perchรฉ lo considerava un profeta.
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Paolo Curtaz โ qui il commento nel suo blog
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 21, 33-43. 45
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
ยซAscoltate unโaltra parabola: cโera un uomo che possedeva un terreno e vi piantรฒ una vigna. La circondรฒ con una siepe, vi scavรฒ una buca per il torchio e costruรฌ una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andรฒ lontano.
Quando arrivรฒ il tempo di raccogliere i frutti, mandรฒ i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandรฒ di nuovo altri servi, piรน numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandรฒ loro il proprio figlio dicendo: โAvranno rispetto per mio figlio!โ. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: โCostui รจ lโerede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua ereditร !โ. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrร dunque il padrone della vigna, che cosa farร a quei contadini?ยป.
Gli risposero: ยซQuei malvagi, li farร morire miseramente e darร in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempoยป.
E Gesรน disse loro: ยซNon avete mai letto nelle Scritture:
โLa pietra che i costruttori hanno scartato
รจ diventata la pietra dโangolo;
questo รจ stato fatto dal Signore
ed รจ una meraviglia ai nostri occhiโ?
Perciรฒ io vi dico: a voi sarร tolto il regno di Dio e sarร dato a un popolo che ne produca i fruttiยป.
Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perchรฉ lo considerava un profeta.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.