Maria ci insegna come stare di fronte al dolore personale e del mondo. Il dolore non si può spiegare e a volte non è possibile neanche consolarlo. Di fronte al dolore è possibile solo “stare”. Stare insieme, sopportando insieme il peso di un Mistero senza risposta: essere come il seme posto sotto il cumulo della terra e confidare che, dalla propria morte, verrà vita e molto frutto.
Poesia
Se hai Gesù tra le braccia, le notizie brutte non ti spaventano.
Ti stupiscono.
Se hai Gesù tra le braccia, quello che non capisci, lo metti dentro il cuore e aspetti.
Non fuggi.
Se hai Gesù tra le braccia.
E qualcuno ti parla di caduta e resurrezione, di ferite e di svelamenti.
Tu ascolti e senti resurrezione e verità.
Ti stupisci e non ti indigni.
Se hai Gesù tra le braccia.
Lo stringi.
Lo baci.
E ora dite pure quello che volete.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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