Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno». Ed esse si ricordarono delle sue parole. E, tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria di Màgdala, Giovanna e Maria di Giacomo. Anche le altre che erano insieme lo raccontarono agli apostoli. Quelle parole parvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse. Pietro tuttavia corse al sepolcro e chinatosi vide solo le bende. E tornò a casa pieno di stupore per l’accaduto. Lc 24,1-12
Commento al Vangelo
Se la Pasqua fosse solo la domenica di Pasqua, non potremmo rallegrarci più di tanto, perché sarebbe solo un giorno di sole, circondato da un inverno costante. Ma la bellezza della Pasqua del Signore è che ci aspetta in Galilea. Non si ferma presso il sepolcro. Non si ferma a duemila anni fa. Ci aspetta in Galilea: nella nostra quotidianità, in mezzo ai nostri peccati e ai nostri errori . Non solo nella Messa quotidiana, ma proprio in tutti i momenti: basta che, come il ladrone, sappiamo dire a Gesù: “ricordati di me!”
Poesia
Restare uniti è l’unico modo per passare la notte.
Venire da te è l’unico modo per far tornare la luce.
Che senso ha la vita se non ti trovo più?
Cosa mi rimane se non mi rimani tu?
Nelle tue parole c’è la verità di quello che vivo.
Di quello che sono.
Sono viva se tu sei vivo.
Non sto vaneggiando.
I miei occhi hanno visto.
Il mio cuore sa.
Le mie mani pure.
[divider style=”solid” top=”10″ bottom=”10″][box type=”info” align=”aligncenter” ]
don Mauro offre la possibilità di lasciare intenzioni per la Messa della mattina sulla pagina Facebook del suo blog “Come Gesù” ogni giorno alle ore 19.
[/box]
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
[divider style=”solid” top=”10″ bottom=”10″]
[one_fourth]
[/one_fourth]
[one_fourth]
[/one_fourth]
[one_fourth]
[/one_fourth]
[one_fourth_last]
[/one_fourth_last]
“Una donna del vangelo” è anche sul network Papaboys