Nota Esegetica
Gesù sa che abbiamo assoluto bisogno di lui. Il suo ritirarsi “da solo” non significa abbandono dei discepoli, dal
momento che è presente nel momento del bisogno; Gesù vuole che diventiamo consapevoli della necessità della
sua presenza “sacramentale”. Un’altra presenza al di fuori della “barca”, ossia della Chiesa, non è una garanzia
sufficiente; gli stessi discepoli ne ebbero paura.
Commento Spirituale
«Sono io, non abbiate paura» di Gesù significa che protagonista del dono della moltiplicazione dei pani e dei pesci, così come della loro missione, è lui. Gesù è il protagonista della moltiplicazione del Pane eucaristico e della missione di portarlo, di moltiplicarlo. Appena egli arriva sulla barca, già sono arrivati a destinazione: questa è la giusta rapidità di Cristo.
«Tutto è di Dio. La nostra missione sulla terra è far conoscere Cristo in noi e nei fratelli perché tutti siano uno e il Testamento di Gesù abbia il suo compimento. Impregniamo dunque il nostro spirito della giustizia di Cristo. Si dice
che la giustizia significhi “dare a ciascuno il suo”. Tutto è di Dio. Diamo tutto a Dio e saremo giusti, Diamo tutto il nostro essere: cuore, mente, volontà, forze fisiche, beni: ciò che siamo e ciò che abbiamo a servizio di Dio, della sua volontà su di noi […] Questa è la giustizia. – Il giusto vive di fede, ed una sola è la nostra fede giacché Cristo ci ha portato la buona novella». (Chiara Lubich, Detti Gen pp. 133-34).
Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.
Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».
Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.