Commento al Vangelo del giorno – 13 Ottobre 2018 – Dehoniane

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Il commento alle letture del 13 Ottobre 2018 a cura del sito Dehoniane.

ย XXVII settimana del tempo ordinario II settimana del salterio

Una beatitudine nella fede

Le due letture bibliche che oggi la liturgia ci propone aprono al nostro sguardo un orizzonte senza confini, un orizzonte in cuiย ย  ogni uomo o ogni donna puรฒ scoprire la dimensioneย  piรนย  vera della sua vita, puรฒ scoprire la sua identitร  piรน profonda e la sua vocazione: essere figlio di Dio. Cosa significa essere figlio di Dio? In che cosa consiste questa figliolanza? In che modo ci viene donata? A questi interrogativi troviamo una risposta sia nel testo di Paolo, tratto dalla Lettera ai Galati, sia nella breve pericope evangelica.

Nella contrapposizione tra Legge e fede, Paolo vuole sottolineare anzitutto la gratuitร  del dono di Dio, della sua promessa e della sua alleanza. Essere resi giusti da Dio รจ un dono gratuito; non puรฒ essere preteso come cosa dovuta. Questo รจ il rischio di chi esibisce la sua osservanza della Legge come garanzia di fronte a Dio: ciรฒ che รจ donato per grazia viene preteso come retribuzione. E lโ€™uomo che vive sotto la Legge รจ lโ€™uomo che agisce per paura, per scrupolo, che tende a giustificarsi nella misura in cui si sente sicuro entro certi limiti; รจ lโ€™uomo intrappolato in unโ€™infinitร  di precetti senza perรฒ raggiungere realmente il cuore stesso della Legge. E Paolo ci dice anche qual รจ il cuore della Legge: ยซTutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stessoยป (Gal 5,14).

La salvezza non รจ subordinata alle opere della Legge; Dio si contraddirebbe se la Legge non lasciasse intatta la gratuitร  della promessa. Dโ€™altra parte, per Paolo, la Legge mantiene il suo valore nella misura in cui smaschera il peccato per avviare le coscienze verso la fede in Cristo. รˆ questo il ruolo preparatorio della Legge, ormai compiuto dalla fede in Cristo e dalla grazia:

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ยซMa prima che venisse la fede, noi eravamo custoditi e rinchiusi sotto la Legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Cosรฌ la Legge รจ stata per noi un pedagogo, fino a Cristo, perchรฉ fossimo giustificati per la fedeยป (3,23-24). Ed รจ proprio la fedeย ย ย ย ย  in Cristo che rivela la qualitร  della relazione con Dio, contenuta nella sua promessa, e la gratuitร  del suo dono. Paolo la esprime cosรฌ: ยซTutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesรนยป (3,26). Per pura grazia, ogni uomo รจ reso figlio di Dio mediante il Figlio. E questo dono prende forma nella misura in cui ciascuno si lascia immergere nel mistero della morte e risurrezione di Cristo (battesimo), nella misura in cui condivide lo stesso cammino di obbedienza al Padre, nella misura in cui si rivesteย ย  dei sentimenti di Cristo.ย  Paoloย  ciย  ricordaย  cheย  unaย  vitaย  daย  figli di Dio รจ una vita ยซcristificataยป, resa conforme al Figlio: ยซQuanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristoยป (3,27).ย ย ย  Ma il dono della figliolanza divina cambia anche le relazioni traย  ย gli uomini. Sono abbattute tutte le barriere che lโ€™uomo costruisce attorno a sรฉ per difendere la proprio identitร : ยซNon cโ€™รจ Giudeoย ย  ย nรฉ Greco; non cโ€™รจ schiavo nรฉ libero; non cโ€™รจ maschio e femmina, perchรฉ tutti voi siete uno in Cristo Gesรนยป (3,28). Non contano piรน le divisioni date dalla razza, dalla condizione sociale, addirittura dalle differenze sessuali (al tempo di Paolo, esse erano fonte di grande discriminazione). Ciรฒ che conta e crea unitร  tra gli uomini che accolgono nella fede il dono di Dio, รจ lโ€™essere figli di Dio. Questo nome non crea piรน divisioni, nemmeno nei confronti diย ย  chi non crede, perchรฉ anche chi non crede, pur non essendone consapevole, รจ figlio di Dio.

Ma come si vive da figli di Dio? Abbiamo una risposta a questa domanda nelle parole di Gesรน a commento della reazione entusiasta di quella donna alla vista di ciรฒ che egli compiva: ยซBeati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!ยปย  (Lc 11,28). La vera beatitudine รจ custodita e donata in un legame molto piรน profondo di quello della carne. รˆ il legame della fede che si realizza nellโ€™obbedienza alla parola di Dio, nellโ€™ascolto che apre alla comprensione della volontร  del Padre, il legame che trasforma la vita in unโ€™incarnazione della Parola. Solo cosรฌ si entra nella famiglia di Dio, perchรฉ si diventa figli del Padre e fratelli di Gesรน.

Beato รจ colui che ascolta la parola di Dio, beato รจ colui che la custodisce nel suo cuore, beato รจ colui che la lascia germinare in un terreno buono, beato รจ colui che trasforma la Parola in vita. Immergi, o Signore Gesรน, ogni nostro giorno nella gioia di questa beatitudine che solo tu puoi donarci.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 11, 27-28
Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, mentre Gesรน parlava, una donna dalla folla alzรฒ la voce e gli disse: ยซBeato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!ยป.
Ma egli disse: ยซBeati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net