Apriamo la mente e il cuore a Dio
La pagina del Vangelo di questa domenica descrive un gesto di Gesรน che, a prima vista, risulta alquanto strano: tocca con le dita le orecchie di un sordomuto e gli mette un poโ della propria saliva sulla lingua, restituendogli lโudito e la parola. Se ci fermassimo qui, potremmo farci lโidea che sia un โmagoโ, per di piรน dai modi primitivi. Mirabile come miracolo fisico, la guarigione del sordomuto รจ raccontata da Marco come segno della necessitร di aprire le orecchie e di sciogliere la lingua dello spirito nel rapporto con Dio e con il prossimo. Il gesto di Gesรน si rivela, dunque, carico di applicazioni a livello spirituale. Come del resto tutti i miracoli che egli compie: mai fini a se stessi, ma segni e anticipi della guarigione totale dellโuomo. Cerchiamo allora di ricavarne i messaggi sempre attuali.
Il miracolo descritto avviene nel territorio della Decapoli, che comprende dieci cittร libere ai margini della Palestina, con popolazioni e fedi differenti, anche pagane. Gesรน conduce il sordomuto in disparte, lontano dalla folla, perchรฉ sempre si chiudono le orecchie e si blocca la lingua di fronte ai valori dello Spirito, quando si รจ immersi nel frastuono, nella mentalitร e nelle abitudini di un ambiente pagano o paganeggiante. Allora bisogna ritirarsi in disparte, riservandosi momenti di raccoglimento e di preghiera, per tornare a udire la voce di Dio e avere il coraggio di professare la fede in Lui.
Gesรน porta il sordomuto tra altre persone che pregano per lui e compie il miracolo nella maniera piรน semplice: con il tocco delle mani, lโuso della saliva e lโimperativo ยซapriti! (effatร )ยป, pronunciato con un sospiro di partecipazione. Lโimposizione finale di non parlare della guarigione fa parte del cosiddetto โsegreto messianicoโ, presente soprattutto in Marco.
Un segreto che viene disatteso. La folla, testimone dellโaccaduto, non riesce a trattenere lo stupore e ripete unanime: ยซHa fatto bene ogni cosaยป (v. 37). Il legame stabilito dalla liturgia domenicale con il testo del profeta Isaia (prima lettura) aiuta a comprenderne la ragione. Con Gesรน cโรจ come unโiniezione di speranza; รจ giunto il tempo in cui Dio dice al suo popolo: ยซCoraggio, non temete!ยป (Is 35,4). ร il tempo in cui si stanno verificando i segni dellโavvento di un mondo nuovo, quando ยซsi schiuderanno gli orecchi dei sordi. Alloraโฆ griderร di gioia la lingua del mutoยป (Is 35,6). Lo stupore e la speranza suscitatrice di vita provocati dalla persona di Gesรน attraversano i secoli e mantengono viva la speranza nella Chiesa.
La parola effatร , inoltre, รจ entrata nella liturgia battesimale: al termine del rito, infatti, il sacerdote tocca le labbra e gli orecchi del bambino e prega che egli possa presto ascoltare e annunziare la Parola del Signore trasmessa dalla Chiesa. La stessa Parola che il Cristo rivolse al sordomuto, affinchรฉ si riattivassero i suoi sensi e incominciassero a funzionare normalmente, la Chiesa la rivolge allโuomo interiore, perchรฉ si apra ai divini misteri mediante la luce della fede, dellโamore, della speranza; perchรฉ, attraverso il Battesimo, viva sempre piรน intensamente la vita divina nella propria anima. La grazia battesimale รจ da accogliere sempre e di nuovo, poichรฉ sempre e continuamente deve svilupparsi e crescere in noi, in modo che lโesistenza cristiana diventi una graduale, costante collaborazione con quel misterioso inizio di vita divina.
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La Parola di Gesรน che, in sintonia con il Padre, ridร la vita: ยซApriti!ยป, possa aiutare tutti noi, sordi e muti, ad ascoltare, mettere in pratica, testimoniare, divulgare la veritร , a farla conoscere a chi la cerca inconsapevolmente nelle cose vane del mondo ed รจ incredulo.
Buona domenica
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XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 9 Settembre 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Is 35, 4-7; Sal.145; Gc 2, 1-5; Mc 7, 31-37
Fa udire i sordi e fa parlare i muti.
Mc 7, 31-37
Dal Vangelo secondo Marco
31Di nuovo, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidone, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decร poli. 32Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. 33Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccรฒ la lingua; 34guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: ยซEffatร ยป, cioรจ: ยซApriti!ยป. 35E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36E comandรฒ loro di non dirlo a nessuno. Ma piรน egli lo proibiva, piรน essi lo proclamavano 37e, pieni di stupore, dicevano: ยซHa fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 09 โ 15 Settembre 2018
- Tempo Ordinario XXIII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
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