“Ha fatto bene ogni cosa”: le parole che la gente riferisce a Gesù alludendo ai miracoli di guarigione appena compiuti, sono il manifesto della vita di Gesù.
Ma non perché ogni sua azione sia riuscita o abbia avuto successo ma perché ogni sua azione discende dalla volontà del Padre – notiamo infatti che anche in questo episodio Gesù alza gli occhi al cielo prima di compiere i segni della sua potenza- e dalla volontà di essere fecondo nella redenzione unendosi umilmente e nel silenzio alla divinità che per volontà del Padre si incarna nel suo volto, nel suo cuore, nelle sue mani.
Poesia
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Cammini.
Cammini.
Cammini.
Di montagna in montagna.
Di pianura in pianura.
Fino al mare.
Regione dopo regione.
Anche le tue mani fanno un viaggio.
Camminano di volto in volto.
Di bocca in bocca.
Di orecchio in orecchio.
E, dove passano,
Toccano.
Sfiorano.
Bagnano.
Perché tu salvi con la potenza di Dio e con la saliva.
Perché tu guarisci con gli occhi rivolti al cielo e con le dita nelle orecchie.
Perché non si può dare la vita senza toccarsi.
Perché non si può entrare nel cuore di un uomo senza passare per il suo corpo.
Perché non si può salvare, guarire, un uomo, senza sporcarsi della sua malattia.
Perché salva e guarisce solo l’amore.
E con l’amore ci si sporca, ci si tocca.
Far tacere la gioia.
È impossibile.
Subito sgorga, parla, urla, ascolta tutto.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mc 7, 31-37
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.
Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
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