I servitori del Vangelo di questa domenica siamo noi: anche noi possiamo correre il rischio di “non saper riconoscere i doni di Dio”, altre volte di volercene appropriare, come cose nostre. Nel nostro rapporto con il Signore, mettiamo al centro noi stessi, come se tutto dipendesse da noi: quando Gesù ci dice invece “senza di me non potete far nulla”.
Appropriarsi dei doni di Dio è prendere la Sua Gloria. Non siamo cristiani perché ce lo siamo meritato, né perché siamo migliori degli altri, ma perché Dio ha avuto “compassione “di noi, ci ha visto che eravamo “soli e con una vita sprecata”. Ed è venuto in nostro soccorso, donandoci la Grazia di conoscere il Suo Amore.
Se non viviamo questa gratitudine, non siamo cristiani. Viviamo la religione dello “sforzo” e giudichiamo tutti, appropriandoci così dei doni di Dio.
Chiediamo al Signore questa Luce, di saper riconoscere e apprezzare la sua pazienza, la Misericordia che ha con noi, di non appropriarci e così sprecare i suoi doni, perché non lasci ad altri quello che noi oggi non sappiamo apprezzare.
E’ così bello poter “riposare” nella bontà di Dio, come “un bimbo in braccio a sua madre”, dice il Salmo.
Don ANTONIO INTERGUGLIELMI – Cappellano Rai – Saxa Rubra (Roma)
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 8 ottobre 2017 anche qui.
XXVI Domenica del Tempo Ordinario – Anno A
- Colore liturgico: Verde
- Is 5, 1-7; Sal.79; Fil 4, 6-9; Mt 21, 33-43
Mt 21, 33-43
Dal Vangelo secondo Matteo
33Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano. 34Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. 35Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. 36Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo. 37Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. 38Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. 39Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero. 40Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?». 41Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo». 42E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi? 43Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 08 – 14 Ottobre 2017
- Tempo Ordinario XXVII
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo A
- Salterio: sett. 3
Fonte: LaSacraBibbia.net
LEGGI ALTRI COMMENTI AL VANGELO