Commento al Vangelo del 8 novembre 2017 โ€“ Monastero di Bose

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Non si puรฒ certo dire che Gesรน volesse attirare seguaci, che il suo fine fosse quello di circondarsi di innumerevoli discepoli. Proprio quando molta folla lo segue egli non teme di porre un aut aut molto netto: per seguirlo davvero cโ€™รจ unโ€™unica via, altrimenti non รจ sequela.

Abbiamo piano piano imparato a riconoscere Gesรน, lo possiamo vedere camminare lungo le strade e possiamo vedere anche tutta questa gente che lo segue. Egli si ferma, si volta e, immagino, lascia tutti (molti) stupiti, rattristati. Come lascia ciascuno di noi di fronte a questa pagina evangelica. Nessuno di noi puรฒ evitare la domanda: ma io lo sono veramente, sono un suo discepolo, una sua discepola?

A Gesรน non basta essere seguito, egli pone delle condizioni, radicali. Gesรน semplicemente non vuole seguaci entusiasti ma tiepidi, che si sono posti tra la folla ma che non hanno preso il loro posto rispetto a lui e a ciรฒ che vive. Gesรน chiama uomini e donne, volti, nomi, non โ€œmolta genteโ€ (v. 25). Chiede che chi lo sta seguendo, non solo โ€œvada con luiโ€ (cf. v. 25), ma vada presso di lui: โ€œSe qualcuno viene a meโ€ (v.26), Gesรน desidera entrare in una relazione, e non lo puรฒ fare con una folla anonima.

Si rivolge a tutti, a chi lo seguiva allora e a chi fa parte di quella folla oggi. Si rivolge a tutti perchรฉ Gesรน รจ un uomo per tutti, non mette confini o limiti, pone perรฒ condizioni, questo sรฌ. Si mette in gioco completamente e chiede a chi sta di fronte a lui di fare lo stesso, di decidersi per qualcuno o qualcosa, di fare una scelta. Una vita vera, una vita vissuta in pienezza richiede che ciascuno esca dallโ€™anonimato ed esprima con le proprie scelte chi รจ e ciรฒ che desidera. Gesรน ci chiama a questo. โ€œSeโ€, e solo โ€œse lo vogliamoโ€, โ€œandiamo a Gesรนโ€, e la via รจ una, quella che Gesรน oggi ci pone di fronte. Altrimenti il rischio รจ una vita non autentica, falsa: perchรฉ chi non sceglie questa via non โ€œpuรฒ essere discepoloโ€; e dirsi tale senza percorrere questa strada รจ vivere a metร , รจ tristezza. La tristezza di quel tale che โ€œrattristatosi per le parole di Gesรน, se ne andรฒ afflittoโ€ (cf. Mc 10,22), incapace di abbandonare ciรฒ che ha, per scegliere lโ€™unica via che Gesรน propone.

E qual รจ questa via? La via รจ la stessa vita di Gesรน, con le gioie e le sofferenze, con gli affetti, con le fatiche, e in tutto questo sempre un unico desiderio: vivere lโ€™amore. Vivere lโ€™amore del quale egli si sentiva amato: lโ€™amore di un Padre che corre in contro al figlio. Lโ€™amore di un Padre che tutto ha lasciato, a tutto si รจ abbassato per amore di noi suoi figli. Amato di questo amore Gesรน ha fatto la sua scelta: non ha messo nulla davanti allโ€™amore, nemmeno la sua vita. Con lโ€™amore sempre davanti ha potuto rinunciare e donare la sua vita. Questo รจ ciรฒ che Gesรน chiede a chi vuole e sceglie di essere suo discepolo: di fare la stessa grande scelta. Fare dellโ€™amore lโ€™assoluto della propria vita. Fare anche della croce, strumento di morte, di dolore, un abbraccio di amore. Liberi da tutto ciรฒ che potrebbe occupare le nostre mani e le nostre braccia, avendo rinunciato a tutto per fare spazio allโ€™amore.

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Gesรน non pone il discepolo di fronte alla via dolorosa, pone il discepolo di fronte al cammino per unโ€™autenticitร  di vita nellโ€™amore. Autenticitร  significa sรฌ anche fatiche, sofferenze, dolori. In questo perรฒ Gesรน non ci chiede di essere eroici, di fare rinunce eclatantiโ€ฆ ci chiede, โ€œse, e solo se vogliamo essere suoi discepoliโ€, di vivere la sua vita, di rimanere fedeli allโ€™amore, sempre. Questo, nรฉ piรน ma neanche meno!

sorella Elisa della comunitร  monastica di Bose

Lc 14, 25-33
Dal Vangelo secondo  Luca

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesรน. Egli si voltรฒ e disse loro:
ยซSe uno viene a me e non mi ama piรน di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non puรฒ essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non รจ in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: โ€œCostui ha iniziato a costruire, ma non รจ stato capace di finire il lavoroโ€.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puรฒ affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre lโ€™altro รจ ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Cosรฌ chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepoloยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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