Commento al Vangelo del 8 Marzo 2020 – Angèle Bilegue

Il commento al Vangelo di domenica 8 Marzo 2020 a cura di Angèle Bilegue.

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Angèle Rachel Bilégué

Angele Rachel Bilegue è nata in Camerun, vive a Roma, ha conseguito il dottorato in Filosofia presso la Pontifica UniversitĂ  Lateranense. Ha ottenuto la licenza in Filosofia presso lo stesso ateneo, il baccellierato in Scienze religiose presso l’Istituto Superiore di Scienze religiose Ecclesia Mater di Roma. Ha conseguito la licenza in teologia morale nell’accademia alfonsiana. Tra i suoi titoli c’è anche l’attestato di introduzione all’analisi transazionale: un metodo psicologico per le relazioni di aiuto, ottenuto presso la Scuola di specializzazione in Psicoterapia PerFormat di Roma. Si occupa di temi educativi, filosofici, etici, psicologici e spirituali. Ha ideato un gruppo chiamato TALITAKHUM per giovani e giovani/ adulti single (tra 18 a 40 anni) che non hanno ancora trovato una strada per la loro vita. Segue personalmente e spiritualmente persone che hanno bisogno. E’ professoressa di filosofia e di teologia – bilegueangele @ gmail.com


Letture della Domenica
II DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO A
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

Vocazione di Abramo, padre del popolo di Dio.

Dal libro della Gènesi
Gen 12,1-4a

In quei giorni, il Signore disse ad Abram: «Vàttene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra». Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 32 (33)

R. Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra. R.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.

Seconda Lettura

Dio ci chiama e ci illumina.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
2 Tm 1,8b-10

Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non giĂ  in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo GesĂą fin dall’eternitĂ , ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo GesĂą. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilitĂ  per mezzo del Vangelo.

Parola di Dio

Vangelo

Il suo volto brillò come il sole

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 17, 1-9

In quel tempo, GesĂą prese con sĂ© Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a GesĂą: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma GesĂą si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non GesĂą solo. Mentre scendevano dal monte, GesĂą ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Parola del Signore

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