«Pace a voi» è il saluto del Maestro che porta consolazione ai suoi amici che sono nel timore. Il Signore viene e “sta in mezzo”, condivide la nostra esperienza. Nella seconda scena di questo brano troviamo Tommaso, l’incredulo.
Se ci pensiamo, i gesti di Gesù sono gli stessi nelle due scene. Viene, porta la pace e mostra i segni della crocifissione. Tommaso però si sente insicuro, ha bisogno di vedere e toccare il corpo di Gesù.
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È un po’ come la nostra esperienza di fede: cerchiamo dei segni che ci confermino che crediamo davvero in Qualcuno che si possa in qualche modo toccare; cerchiamo di mettere “il dito nella piaga” perché questo gesto colmi la nostra insicurezza. Tommaso è l’immagine evangelica della nostra fragilità: siamo donne e uomini “bisognosi di”.
Gesù però non scappa scandalizzato dinanzi alla prova che Tommaso chiede, ma alza il vestito, mostra le ferite e accompagna il dito dentro la sua carne. Egli ci indica una strada: metti in gioco la tua vita per qualcosa di bello, senza che “una prova” ti obblighi a farlo; metti in gioco la tua libertà per un ideale, senza avere la certezza che si realizzi; abbi il coraggio di seguire i tuoi desideri e vivere in pienezza, cercando di raggiungere ciò che ti rende profondamente felice, senza che gli ostacoli o lo sconforto delle cadute ti abbattano al tal punto da farti rinunciare a vivere.
Abbi il coraggio di credere, pur senza vedere, perché i panorami più belli si scorgono solo al termine del cammino, una volta che si è raggiunta la vetta, pur dovendo scontare un po’ di fatica e difficoltà nel percorrere sentieri in salita. Solo così sarai beato e la pace sarà con te.
Mio Signore e mio Dio! Sostieni il mio desiderio di cose grandi e aiutami quando lo sconforto sembra avere la meglio. Sostieni la mia fragile fede e consolami quando mi sembra di non procedere mai. Sostieni il mio passo nel cammino e rialzami quando inciampo nel peccato. E aiuta, Signore, la mia incredulità.
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II Domenica del Tempo di Pasqua
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- Colore liturgico: Bianco
- At 4, 32-35; Sal. 117; 1 Gv 5, 1-6; Gv 20, 19-31
Gv 20, 19-31
Dal Vangelo secondo Giovanni
19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». 24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». 26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 28Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». 30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 08 – 14 Aprile 2018
- Tempo di Pasqua II
- Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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