A volte siamo credenti pavidi. Accade quando invochiamo la crisi dei valori, il crollo delle certezze o quando, addirittura, dubitiamo della guida del Papa. Tutto questo turbamento è frutto di superbia. Perché Gesù ha detto chiaramente che “io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico” e ci ha messo anche in guardia dal non cadere nella vanagloria di chi crede di aver sconfitto da solo, con le proprie forze, il “nemico”: è solo Gesù che ci dona la vittoria contro il demonio, l’unico nemico, e poi la pace. Perché solo il Padre conosce il Figlio e solo il Figlio conosce il Padre. Ed il Figlio è conosciuto e rivelato attraverso lo Spirito Santo che è sempre dono, non frutto delle nostre regole e delle nostre istituzioni.
Poesia
Sembra di sentire il giorno che finisce e l’angelo che entra in casa.
Sembra di sentire tu che ti giri e guardi l’angelo che ti saluta.
Sembra di vederlo il tramonto fuori e l’alba dentro di te.
Sembra di sentirla la felicità.
Quella della grazia che ti riempie la vita.
Quella della vita con Dio.
E’ tutto nel tuo cuore, nella tua vita, nel tuo grembo.
Un angelo che cammina per le strade di Nazareth, Gabriele.
Che entra.
Una donna, vergine e sposa, Maria, che è in casa.
Che si gira.
Cielo e terra si incontrano.
Spirito e carne si salutano.
Gloria e turbamento stanno insieme.
Solo Dio, solo l’amore, unisce, ci unisce
I nostri turbamenti si placano tra le braccia di Dio.
La nostra vita è tutta gioia, è tutta vita , se unita alla tua.
Anche se non so come.
Anche se non capisco.
Anche se sono solo io e tu sei così grande, così re, così potente.
C’è una potenza che scende su di me e mi copre.
Non fa male.
Non la temo.
C’è un amore che è come ombra ma non è mai buio.
Con te, gli abbracci nascosti non sono segreti ma è l’intimità di Dio che mi copre.
Con te l’amore è un ombra che respiro, mi inebria, mi fa tremare come una vertigine.
E sono feconda.
Intatta, pura, vergine, perché l’amore è umile e non corrompe mai.
L’amore è vita in una donna vergine.
L’amore è vita in una donna sterile.
Non è da capire, è da servire.
Non è da capire ma da lasciarsi coprire e colmare.
C’è una potenza che non violenta.
C’è un’ombra che non nasconde.
E’ quella del tuo abbraccio.
E’ quella del tuo amore.
Spirito che entra.
Spirito che si fa carne.
E’ l’amore.
Sei tu.
Non c’è gioventù.
Non c’è vecchiaia.
Nell’amore tutto fiorisce.
Ed è grande.
Potente.
Re.
C’è un amore che si fa carne con le parole, con un’ ombra, con un Amen.
Allora Maria disse all’angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio”. Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei.
Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
[amazon_link asins=’887180998X,8881556723,8881555336,8881556464′ template=’ProductCarousel’ store=’ceriltuovol04-21′ marketplace=’IT’ link_id=’76406a09-5781-11e7-a690-e73f53bf67d8′]