Commento al Vangelo del 7 ottobre 2012 – don Mauro Pozzi

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Il commento al Vangelo della domenica a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.

UNIONE INDISSOLUBILE

La legge di Mosรจ prevedeva la possibilitร  del ripudio della moglie. Si discuteva se potesse avvenire solo in caso di adulterio o anche per motivi diversi. I farisei che interrogano Gesรน vogliono vedere se lui propenda per l’una o l’altra delle posizioni. Il Maestro invece proclama l’indissolubilitร  del legame tra l’uomo e la donna citando il brano che ci รจ stato proposto come prima lettura. Non si tratta di una imposizione contraria alla natura, ma nella vocazione degli sposi a essere, nella loro unione, l’immagine di Dio. Egli รจ una sola natura in tre persone, le quali sono legate da un amore cosรฌ grande da costituire l’unitร  di un solo essere. L’Infinito amore che lega le persone divine non รจ chiuso in sรฉ stesso, ma si diffonde nella creazione dell’universo. Infine Dio non abbandona il creato al suo destino disinteressandosene ma, anche se il peccato rompe l’armonia originaria, Egli cerca di riportare con tutti i mezzi l’uomo alla sua dignitร  perduta, fino ad offrire la vita del Figlio come atto estremo di redenzione. L’uomo รจ stato creato a immagine del Creatore, maschio e femmina li creรฒ. Quindi non รจ l’uno o l’altra che somiglia a Dio, ma l’uomo e la donna insieme ne sono l’immagine. Non si tratta evidentemente di una somiglianza fisica, ma spirituale. I due amandosi formano una carne sola, cioรจ costituiscono un’unitร  come le tre persone divine. Il loro amore รจ fecondo, procrea, come l’amore trinitario crea. Insieme essi si prendono cura dei loro figli per educarli e farli crescere, cosรฌ come Dio segue il cammino dell’uomo per portarlo alla salvezza. Gli sposi sono dunque chiamati a realizzare l’immagine stessa del Creatore. Una aspirazione cosรฌ grande non puรฒ portare alla separazione, ma solo a crescere nell’unitร . Proprio per l’importanza di questa vocazione e per sostenere i due in ogni momento della loro vita, la Chiesa ha istituito il sacramento del matrimonio, che รจ un dono di grazia, cioรจ di energia spirituale, da cui i coniugi devono imparare ad attingere. La radice dell’unione รจ dunque di natura spirituale e va oltre il semplice amore umano. Il brano si conclude con la benedizione dei bambini che Gesรน addita come modello. Essere come loro significa accogliere il Maestro con entusiasmo e fiducia. Un bimbo รจ capace di un completo abbandono, non fa calcoli, si affida in tutto ai suoi genitori. รˆ questa disponibilitร  che il Signore ci chiede. Il Padre รจ pronto ad andare incontro ai suoi figli perdonando ogni cosa. Spesso siamo noi a nasconderci ignorando il suo amore. Lasciamoci abbracciare con fiducia.

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Mc 10, 2-16
Dal Vangelo secondoย Marco

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesรน se รจ lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: ยซChe cosa vi ha ordinato Mosรจ?ยป. Dissero: ยซMosรจ ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarlaยป.
Gesรน disse loro: ยซPer la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerร  suo padre e sua madre e si unirร  a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Cosรฌ non sono piรน due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiuntoยป.
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: ยซChi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterioยป.
Gli presentavano dei bambini perchรฉ li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesรน, al vedere questo, s’indignรฒ e disse loro: ยซLasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi รจ come loro infatti appartiene il regno di Dio. In veritร  io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerร  in essoยป. E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.