Battesimo del Signore
Padre Giulio Michelini ci racconta il Vangelo della domenica dedicato al Battesimo di Gesù su TV2000, dalla cappella della Curia Generalizia dei Gesuiti in Roma, davanti ai maestosi mosaici di padre Ivan Rupnik.
Preside dell’Istituto Teologico di Assisi, padre Giulio, ha vissuto in Terra Santa respirandone la cultura biblica; è un teologo sapiente ma giovane, abituato all’ascolto dei giovani come del Papa, a cui quest’anno ha predicato gli esercizi spirituali della Quaresima.
Questa domenica dedicata al Battesimo del Signore, quest’anno cade in modo particolare subito dopo l’Epifania. Ascoltiamo in questa puntata il punto di vista di Chiara Amirante, fondatrice della “Comunità Nuovi Orizzonti”.
I disegni animati di Stefania Pedna illustrano la lettura del testo, con tratto onirico, simbolico, che si rifà alle immagini dell’arte medievale, capace di figurare la narrazione per renderla viva e presente a tutti. Buona domenica e buona festa!
Il racconto del battesimo di Gesù nella versione di Marco, rispetto a quella degli altri sinottici (il Quarto vangelo, quello secondo Giovanni, non dà alcun resoconto dell’evento, ma sembra alludervi in occasione della testimonianza del Battista in Gv 1,32-34), presenta alcuni elementi peculiari. Il primo è la sua essenzialità. Nel vangelo di Matteo, al contrario, il resoconto è più lungo, perché viene inserito prima dell’evento un dialogo tra Gesù e il Battista col quale si vuole dire che Gesù non avrebbe alcun bisogno di essere battezzato. In quella occasione Gesù pronuncia le sue prime parole, riguardanti la giustizia (tema molto amato da Matteo) che deve essere compiuta. Nel vangelo secondo Luca invece avviene qualcosa di ancor più particolare: l’evangelista narra del battesimo di Gesù quando ormai ha già raccontato dell’arresto del Battista. A questo punto il lettore rimane spiazzato e si chiede chi, dunque, ha battezzato Gesù. Anche qui siamo di fronte a un espediente per risolvere la stessa evidenza difficile da accogliere: Gesù ha ricevuto il battesimo nel Giordano, da Giovanni.
Il vangelo di Marco, allora, rispetto agli altri sinottici, semplicemente attesta ciò che deve essere accaduto, e che – per un criterio di storicità chiamato “di imbarazzo” – non avrebbe avuto alcuna ragione di essere “inventato” né dagli autori dei vangeli, né dalla tradizione precedente a loro. Infatti: 1) i vangeli semplicemente non dicono perché Gesù è stato battezzato; 2) se il battesimo impartito dal Battista era per il perdono dei peccati (cf. Mc 1,4), la riflessione neotestamentaria (a partire già da Matteo, che riserva la remissione dei peccati solo al potere del sangue di Cristo, e non dall’acqua di un battesimo) attesta che Gesù non aveva alcun bisogno di tale rito; 3) chi battezza qualcuno (nel caso, Giovanni che battezzava «tutto il popolo»; cf. Lc 3,21) è normalmente maggiore di chi viene battezzato. Tutti questi elementi, e altri ancora, dicono che all’inizio del ministero pubblico di Gesù, in una fase transizionale rispetto a una qualche sua esperienza precedente (quella cioè di discepolato “dietro” a un maestro, il Battista), c’è stato un momento importante che ha rappresentato uno spartiacque.
Questo momento viene sottolineato dall’evangelista Marco grazie agli effetti del battesimo: l’aprirsi del cielo, la colomba e la voce che si rivolge a Gesù-Figlio. Mentre il secondo e il terzo elemento sono comuni anche a Matteo e a Luca, lo squarciarsi del cielo è solo di Marco, e infatti l’evangelista userà lo stesso verbo (skizo) alla fine del suo vangelo, narrando del velo del Tempio di Gerusalemme che si squarcia alla morte del Messia (cf. Mc 15,38). In tutti e due i casi, il cielo e il velo che si squarciano, siamo di fronte ad un atto di rivelazione: Dio mostra la sua presenza e la sua vicinanza, proclamando Gesù Figlio nel battesimo, e rivelandosi a tutti – dalla forma della sua Presenza nel Tempio – oltre le cortine che ne inibivano la “vista”.
Ecco perché la festa odierna bene si colloca dopo quella dell’Epifania – nella quale il Bambino viene riconosciuto come “re dei Giudei” dai sapienti venuti dall’Oriente – e prima della terza manifestazione, quella di Cana, di cui parla il vangelo secondo Giovanni. La Chiesa ha compreso l’unità di questi tre misteri, e li ha legati già nell’antica antifona del giorno dell’Epifania (antifona dei Secondi Vespri: «Tre prodigi celebriamo in questo giorno santo: oggi la stella ha guidato i magi al presepio, oggi l’acqua è cambiata in vino alle nozze, oggi Cristo è battezzato da Giovanni nel Giordano per la nostra salvezza, alleluia».
Dopo il suo battesimo, e la voce di Dio che gli attesta la sua figliolanza divina, Gesù verrà messo alla prova. Con il dono di quello Spirito che – dice il Quarto vangelo, discese su di lui per rimanervi (cf. Gv 1,33) – gli darà forza, Gesù potrà portare a compimento il suo ministero e vincere la sua lotta contro il male.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
DELLA DOMENICA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 7 Gennaio 2018 anche qui.
Battesimo del Signore – Anno B
- Colore liturgico: Bianco
- Is 55, 1-11;
- da Is 12;
- 1 Gv 5, 1-9;
- Mc 1, 7-11
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Mc 1, 7-11
Dal Vangelo secondo Marco
7E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». 9Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. 10E subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. 11E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 07 – 13 Gennaio 2018
- Tempo Ordinario I
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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