Commento al Vangelo del 7 dicembre 2014 – don Piero Rattin

Un futuro migliore? Non basta aspettarlo…

L’Avvento è un tempo consolante e rasserenante, perché fa puntare lo sguardo su quel futuro buono che il Signore ha preparato per tutti. E quando verrà? Tutti i giorni preghiamo: Padre, venga il tuo regno! Ma viene davvero? Oppure preghiamo… preghiamo… senza che alla fine accada qualcosa? E cos’altro potremmo fare, del resto? Aspettare soltanto? No, è troppo poco.

  • I lettura: Isaia 40,1-5.9-11;
  • II lettura: 2Pietro 3,8-14;
  • Vangelo: Marco 1,1-8

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Mc 1, 1-8
Dal Vangelo secondo Marco

Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
Come sta scritto nel profeta Isaìa:
«Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via.
Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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